Progettare 460

90 progettare 460 • marzo 2024 SOFTWARE ve, garantendo che tutti questi soggetti dispongano sempre delle informazioni più aggiornate disponibili, relative al progetto. Con il digital twin, il proces- so di progettazione diventa molto più veloce, consentendo in tal modo di re- alizzare progetti ampiamente ottimizzati delle navi, le quali riusciranno anche a raggiungere l’oceano in tempi più rapidi. Ciò è particolarmente importante in un momento, come quello presente, in cui il settore cerca di evolvere verso un futuro di tipo sostenibile. Il requisito, recente- mente rivisto dall’IMO, di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 ha aumentato significativamente la ne- cessità di sviluppare nuovi progetti di navi ‘verdi’. Il digital twin può costituire uno strumento prezioso per la creazione di questi nuovi progetti, offrendo agli ingegneri un metodo più rapido e più affidabile per ottimizzare i nuovi aspetti delle navi relativi alla sostenibilità, ivi compresi una progettazione più efficiente dello scafo e sistemi di propulsione alter- nativi. La digital transformation non po- trebbe avvenire in un momento migliore. Digital twin e formazione La simulazione può tuttavia estendere i propri benefici, in campo nautico, anche al di là della sola progettazione ed esse- re, per esempio, sfruttata per assistere nell’addestramento dei marinai prima ancora che essi possano mettere piede sull’imbarcazione. La loro formazione può infatti essere condotta abbinando la tecnologia del digital twin a quella della realtà aumentata o virtuale, ovvero crean- do un ambiente totalmente digitale all’in- terno del quale i marinai sono in grado di interagire in prima persona e utilizzando le proprie gambe e le proprie mani. Po- trebbero percorrere i corridoi della nave per memorizzarne il layout, riparare dei malfunzionamenti simulati e operare sui macchinari presenti a bordo, il tutto sen- za i rischi associati a un addestramento condotto a bordo di una reale nave fisica. L’addestramento di tipo fisico, nel mondo reale, non scomparirebbe certo del tutto, ma l’addestramento virtuale dei marinai consentirebbe di risparmiare denaro e risorse, preparando al contempo i mari- nai per i loro viaggi in tempi più rapidi. Flotte interconnesse Un’altra straordinaria risorsa resa di- sponibile dalla digital transformation è l’interconnettività. Grazie ai sensori IoT (Internet of Things) presenti a bordo, una nave che opera in mezzo all’oceano può inviare dati al suo digital twin in tempo reale, e questi dati possono essere utilizzati in diversi modi. Per esempio, le navi in mare possono essere facil- mente tracciate e monitorate dalle basi operative delle rispettive compagnie di navigazione, le quali sarebbero così a conoscenza, in qualsiasi istante, dello stato corrente delle loro navi. Ancora più importante, tuttavia, è il modo in cui gli ingegneri potrebbero sfruttare continuamente tali dati per ottimizzare la progettazione delle navi. Grazie alla co- stante rilevazione di indicatori su aspetti quali l’efficienza energetica e la resistenza all’acqua, essi possono infatti utilizzare i dati in tempo reale per ottimizzare con- tinuamente i propri progetti dopo il loro rilascio iniziale, anche nell’arco di lunghi periodi. In aggiunta, questa tecnologia offre un’ulteriore assistenza negli sforzi volti a rendere il settore della nautica maggiormente sostenibile. Monitoran- do l’efficienza energetica e le emissioni delle navi, gli ingegneri possono infatti esplorare nuove soluzioni progettuali che incorporano al proprio interno le reali condizioni incontrate dalle navi in servizio attivo, ottimizzando in tal modo l’efficacia delle tecnologie sostenibili via via integrate nei nuovi progetti. Con il contributo del digital twin e dei sensori di Con i sensori IoT (Internet of Things) di bordo una nave che opera in mezzo all’oceano può inviare dati in tempo reale al suo digital twin. Credit Getty Images

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