Progettare 460

progettare 460 • marzo 2024 69 Grazie a un mix di tecnologie di ul- tima generazione, le imbarcazioni di Coppa America sono un distillato di prestazioni e soluzioni hi-tech. Dalle simulazioni idrodinamiche fino a quel- le aeronautiche e ai moderni materiali, queste barche superano oggi il con- cetto di navigazione e si avvicinano a un mezzo ibrido, a metà strada tra l’aereo e la barca. Per conoscere me- glio questi aspetti tecnici e le soluzioni progettuali, la redazione di Progettare ha intervistato Horacio Carabelli, co- ordinatore del Design Team di Luna Rossa Prada Pirelli: “I principali para- metri da prendere in considerazione nel progetto di un’imbarcazione di Coppa sono i seguenti: idrodinamica dello scafo e delle appendici (timone e foil sono derive laterali che, a una determinata velocità, permettono allo scafo di sollevarsi sull’acqua, concet- to simile a quello dell’aliscafo ndr); aerodinamica delle vele, attrezzatura e scafo; progettazione strutturale; il peso; la dinamica; i sistemi di controllo dell’imbarcazione”. Oggi le imbarcazioni volano. Si può parlare ancora di imbarcazioni? “Pos- siamo certamente dire che è una barca, una barca a vela! - continua Carabelli -. Galleggia, naviga in modalità dislo- cante fin quando non si solleva sui foil e alla fine è studiata per muoversi nell’acqua. Negli ultimi dieci anni le barche di Coppa hanno subito un’ac- celerazione nello sviluppo, grazie a nuove tecnologie e a materiali che per- mettono di produrre uno scafo leggero ma abbastanza resistente da sostenere i carichi”. E ha proseguito: “In Coppa America l’innovazione si è spinta fino al limite, creando una classe foiling e regole che consentono a questi yacht di essere molto efficienti e di raggiun- gere velocità superiori a 50 nodi. Se si pensa che nel 2007 le barche di Coppa America facevano 10 nodi, si tratta di un enorme salto”. Tutto inizia da un buon progetto L’elemento chiave di un buon progetto è l’idrodinamica avanzata, applicata sia allo scafo principale sia alle ap- pendici. Le simulazioni CFD (Compu- tational Fluid Dynamics) sono diven- tate essenziali, perché consentono agli ingegneri di capire come si muove il flusso in base alle varie forme delle appendici. Questo approccio consente di ottimizzare la forma degli elementi immersi, migliorando la velocità e la manovrabilità delle imbarcazioni. “Ri- guardo al software e agli strumenti di progettazione - sottolinea Carabelli -, non possiamo rispondere apertamente in quanto è un argomento riservato. Utilizziamo CAD all’avanguardia, sof- tware CFD, FEA e software in grado di simulare la navigazione di queste barche in tutte le condizioni. Per la costruzione ci sono alcune limitazioni normative sui materiali, ma fondamen- talmente queste imbarcazioni sono composte da pelli molto leggere di fibre di carbonio e nuclei di allumi- nio/schiuma. La simulazione è fonda- mentale in questo tipo di barche per finalizzare il progetto”. Il responsabile della progettazione tiene a evidenzia- re che lo stile non è un fattore molto importante, perché il design di queste barche da regata è completamente orientato alle prestazioni anche se, a volte, la soluzione più veloce è anche la più piacevole. Inoltre, le strutture sono cruciali, poiché sono direttamen- te legate alle prestazioni; quindi se hai disponibile una struttura leggera e resistente, puoi fare un migliore utilizzo della distribuzione dei pesi e dei sistemi a bordo. SPECIALE INDUSTRIA NAUTICA Horacio Carabelli, coordinatore del Design Team di Luna Rossa Prada Pirelli.

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