Progettare 460

progettare 460 • marzo 2024 53 raggiungere gli obiettivi climatici globali. Pioniere nell’idrogeno verde LaNorvegia è un pioniere nella produzione di idrogeno verde, che viene prodotto at- traverso un processo a zero emissioni che utilizza l’elettrolisi dell’acqua con energia rinnovabile. Il Paese scandinavo si è attrez- zato in modo avanguardistico per portare l’idrogeno verde alla fase successiva di maturità. Il Paese può già vantare diverse applicazioni. Un esempio è il MF Hydra, il primo traghetto al mondo alimentato da celle a combustibile PEM funzionanti con idrogeno liquido. Queste celle contengono carburante sufficiente per 12 giorni di na- vigazione: un vantaggio rispetto alle navi elettriche a batteria, che hanno un’autono- mia più limitata. Circa quattro tonnellate di idrogeno liquido provengono dallo stabi- limento Linde in Germania e vengono im- magazzinate sul ponte in serbatoi cilindrici da 80 m 3 . Nuovi traghetti a idrogeno sono ora in costruzione per il viaggio di tre ore tra Bodø e Lofoten, la rotta di traghetto più lunga ed esposta alle intemperie della Norvegia. L’entrata in funzione è prevista per il 2025. In Norvegia sono ora finanziati diversi progetti a basse emissioni di carbonio e sull’idrogeno verde, e fanno parte della strategia del Governo. Più recentemente Enova, gestita dallo Stato, ha assegnato 61 milioni di euro per cinque impianti di produzione di idrogeno verde, denominati hub, lungo la costa norvegese da nord a sud. Gli hub costituiranno una parte es- senziale dell’infrastruttura del Paese per l’idrogeno pulito e collegheranno gli ope- ratori norvegesi con le valli dell’idrogeno dell’UE che stanno emergendo in Europa. Inoltre, sono stati stanziati finanziamenti per 41 milioni di euro per sette navi pio- nieristiche alimentate a idrogeno e ammo- niaca, per essere tra le prime al mondo a utilizzare l’idrogeno per la propulsione. Gli hub e le navi sono strettamente collegati, poiché gli hub saranno in grado di fornire carburante alle navi alimentate a idrogeno finanziate da Enova. Tutti e cinque gli hub avranno la capacità di fornire idrogeno a 35-40 navi. L’UEha assegnatofinanziamenti importanti anche a progetti norvegesi legati all’am- moniaca, un derivato dell’idrogeno con un’elevata densità energetica che è quindi particolarmente promettente per la decar- bonizzazione delle navi di acque profonde. Ciò si vede meglio nel progetto ShipFC , che installerà la prima cella a combustibile ad ammoniaca ad alta potenza al mondo su una nave. Anche l’idrogeno blu è pulito La Norvegia è anche pioniera nello svi- luppo dell’idrogeno blu e dell’ammoniaca dal gas naturale utilizzando la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS). L’idrogeno blu è un’alternativa a basse emissioni di carbonio, necessaria per ridurre le emis- sioni di gas serra abbastanza rapidamente da raggiungere gli obiettivi climatici del 2050. H2 Production sta costruendo nel Paese il primo impianto di idrogeno al mondo basato sul gas naturale con cat- tura integrata del carbonio. La struttura si trova vicino al porto di Bergen, hub di spedizioni internazionali vicino ai gasdotti naturali e ad altre industrie che necessi- tano di idrogeno pulito per carburante e sottoprodotti come il calore. La tecnolo- gia, sviluppata da ZEG Power, è unica in quanto lo stesso impianto viene utilizzato per produrre l’idrogeno e catturare le emissioni di carbonio. Per la prima volta questi processi vengono integrati per au- mentare l’efficienza e ridurre i costi. Pur essendo a zero emissioni di carbonio, l’idrogeno verde è piuttosto costoso e non competitivo nel mercato generale. L’idro- geno blu può colmare il divario di costo tra l’idrogeno verde ad alto prezzo e quello grigio più economico e i combustibili fos- sili. Ci sono anche dei vantaggi ambientali nell’ubicazione degli impianti di produ- zione di idrogeno nei parchi industriali, vicino ad altre industrie ad alta intensità energetica. Nell’Energy Park fuori Bergen, le industrie che generano CO 2 saranno in grado di depositarla localmente con la più bassa impronta di carbonio, mentre quelle che necessitano di idrogeno o calore di scarto avranno un accesso facile e a basso costo ad esso, eliminando la necessità di lunghi trasporti. Una solida industria dell’idrogeno sta di- ventando sempre più importante mentre gli europei perseguono diligentemente i propri obiettivi climatici e spingonoper una maggiore autonomia sul proprio destino energetico. Per realizzare ciò, l’idrogeno rispettoso del clima deve crescere inmodo esponenziale e rapido. L’UE mira a produr- re 10milioni di tonnellate e importare 10mi- lioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030. Se tutto andrà come previsto, l’industria norvegese dell’idrogeno sarà in grado di aiutare l’UE a raggiungere i suoi obiettivi di importazione. Il Paese ha il potenziale per produrre più idrogeno verde e a basse emissioni di carbonio di quanto ne possa utilizzare per sé stesso. E sta lavorando per costruire una infra- struttura per fornire al continente europeo idrogeno pulito. MF Hydra è il primo traghetto al mondo alimentato da celle a combustibile PEM funzionanti con idrogeno liquido.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz