Progettare 460

40 progettare 460 • marzo 2024 cogliere questi benefici - spiega Bertola - è necessario che i sensori siano dotati di intelligenza e diagnostica raffinata e integrino comunicazione con protocolli aperti e sicuri, non solo verso PLC ma anche verso il cloud e sistemi di IA, per analizzare e correlare una quantità di dati sempre maggiore. Nel contesto dell’automazione industriale vi sono effettivi benefici anche per il con- trollo dei liquidi come racconta Daniele Giacomello, CEO di F.lli Giacomello: “I sensori nei processi industriali danno possibilità di automazione e controllo. Automazione può essere nel nostro caso, riempimenti e svuotamenti dei serbatoi automatizzati, ma cosa ancora più impor- tante è il controllo dei livelli dei liquidi, delle temperature, delle pressioni o delle portate. Il mutamento di alcuni di questi fattori può portare a rotture degli impian- ti, incendi o malfunzionamenti con per- dita di denaro o fermi macchine. I nostri sensori per il controllo dei liquidi puntano ad azzerare tutto questo e ad aumentare il livello di automazione e controllo”. Anche secondo Roberto Pollini, head of industrial automation solutions unit di Sick, i benefici che derivano dall’uti- lizzo dei sensori, sempre più avanzati, sono molteplici: “fornire le basi per il monitoraggio e il controllo permettendo un accesso real-time alle fasi produt- tive, garantire un’efficienza energetica per ottimizzare l’energia sugli impianti, attuare una manutenzione preventiva, raccogliendo dati sensibili dal campo, garantire una stabile qualità del prodotto, attraverso un controllo elettronico del suo processo produttivo, assicurare che la sicurezza sia sempre presente per gli operatori sul campo e sviluppare una tracciabilità generale, affinché i beni siano in grado di essere sempre monitorati a vantaggio di una logistica trasparente. Infine, fornire un servizio di personaliz- zazione e customizzazione attraverso la flessibilità erogata dai sensori alle mac- chine sulle quali sono montati”. Più automazione nei processi Secondo Elio Bolsi, general manager di wenglor sensoric italiana, in questo momento che vede un impiego intenso dell’automazione negli impianti indu- striali, l’utilizzo degli smart sensor (ovve- ro sensori intelligenti che grazie a tecno- logie quali IO-Link e Industrial Ethernet possono scambiare informazioni, moni- torare e controllare le macchine) offre, in ambito di processo, una serie di benefici che vanno dall’efficienza operativa, alla qualità del prodotto, alla sicurezza e so- stenibilità, contribuendo, nel complesso, alla competitività e al successo dell’azien- da. “I sensori consentono di monitorare macchine e impianti in tempo reale, e forniscono dati sulle condizioni del pro- cesso industriale; ciò permette di con- trollare le attività e reagire rapidamente e prontamente a eventuali anomalie o problemi - afferma Bolsi -. Monitorando il processo, lo stato delle apparecchiature e delle attrezzature industriali, i sensori permettono anche di identificare precoce- mente eventuali segnali di usura e guasti, garantendo la possibilità di implementare strategie di manutenzione predittiva per poter intervenire prima che si verifichino fermi macchina indesiderati”. Il livello di precisione degli smart sensor, secondo il general manager di wenglor, consente di monitorare in modo efficace la qualità complessiva del prodotto finale, rilevan- do in real-time difetti o scostamenti dalle specifiche di prodotto. Ciò minimizza gli errori durante il processo e riduce gli scar- ti, con vari benefici in termini di riduzione di costi. Il ‘caro energia’ rappresenta poi un fattore chiave per ciascuna azienda e in particolar modo in produzione: “I sensori possono anche essere utilizzati per monitorare e ottimizzare i consumi energetici negli impianti industriali. Que- sto permette di ridurre i costi energetici e, al contempo, di soddisfare gli obiettivi di sostenibilità”, afferma Bolsi. Secondo Daniele Giacomello i senso- ri moderni non sono mutati di molto nelle forme, ma più nelle applicazioni finali. “Oggi sempre più impianti sono comandati da PLC, le correnti in gioco sono basse e questo ha cambiato la componentistica dei sensori. Un tempo atti a sopportare correnti elevate, oggi ad essere comandate da 12/24V. Sempre più clienti chiedono connessioni M12 su cui INCHIESTA Due livellostati della F.lli Giacomello: il modello RL/AT in Aisi 316 con 1 o 2 punti di controllo per tempera- tura fino a 200 °C e il modello RL/M12, livellostato verticale per montaggio interno al serbatoio con fis- sagio m12.

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