Progettare 459

54 progettare 459 • gennaio / febbraio 2024 AUTOMAZIONE automaticamente, mentre le misure di pressione, portata e temperatura vengo- no effettuate per garantire un controllo preciso del processo”. I refrigeratori SMC svolgono un ruolo cruciale nel rimuo- vere il calore in eccesso che verrebbe dissipato dal componente in un veicolo reale. In definitiva, stiamo simulando un veicolo, ma in presenza di condizioni estreme, per garantire che un eventuale guasto si verifichi durante i test e non una volta che il pezzo sarà montato nel veicolo. “Si tratta, in ultima analisi, di un controllo di qualità che però viene eseguito automaticamente. Siamo tra i primi a sviluppare sistemi di raffredda- mento automatici che non comportano l’intervento dell’uomo”, spiega Espolet. Un percorso condiviso Da Ipte sottolineano che i refrigeratori offerti da SMC sono molto compatti: “Ci sono molti produttori sul mercato, ma nessun altro offre soluzioni compatte e un recupero integrato. Ecco perché ci piacciono queste soluzioni, perché il refrigeratore è in grado di gestire la portata, la temperatura e anche il recupero. Inoltre, hanno il controllo della pressione, poiché hanno motori regolabili, il che ci permette di avere un maggiore controllo sulla pressione/ portata richiesta dal DUT”, sottolinea Espolet. Inoltre, aggiunge: “Con SMC lavoriamo già a livello di pneumatica, ma non di idraulica. Abbiamo deciso di affidarci a loro anche in tal senso, perché con SMC abbiamo trovato un partner che, fin dall’inizio, era interessato non solo a vendere un prodotto, ma anche a offrire supporto tecnico in sede di test e sviluppo”. Circa due o tre anni fa, spiega Espolet, l’azienda ha iniziato i test con SMC, anticipando una futura richiesta di mercato. Durante questo processo, SMC ha fornito un refrigeratore con cui effettuare test di raffreddamento, svuotamento, ecc. Si trattava di qual- cosa di altamente sperimentale. “SMC - prosegue il responsabile - ha fatto un ottimo lavoro e lo abbiamo apprezza- to. Come detto, non solo vendono un prodotto, ma offrono anche supporto e collaborazione. Il supporto del loro team tecnico è stato fondamentale per la progettazione del circuito. È stato molto gratificante”. Ipte ha attribuito molta importanza anche all’affidabili- tà, perché è determinante che ciò che viene fatto esca dall’azienda testato e non crei problemi in seguito alla conse- gna del progetto, con conseguenti costi aggiuntivi di notevole entità a carico dell’impresa. “Il fatto di collaborare e unire le esperienze ci ha permesso di ottenere soluzioni tecnicamente eccel- lenti e anche compatte - ha detto Espolet -”. Anche in SMC sono molto soddisfatti della collaborazione con Ipte e dei suoi risultati. “Avevamo grande fiducia in Ipte e nell’andamento del mercato - afferma Ricardo Chiabrando, responsabile del team commerciale di SMC -. Ci siamo impegnati a fondo e il risultato è evi- dente. Ci siamo accompagnati a vicenda lungo il percorso in un settore che cono- sciamo, ovvero quello dei refrigeratori e dei fluidi”. Tanto che: “Un ingegnere che si occupa esclusivamente di sviluppo dei refrigeratori presso il nostro centro R&S europeo, situato a Milton Keynes, in Inghilterra, si è recato presso Ipte per fornire opportunità di training e garantire l’affidabilità e il successo del progetto”, ha concluso Chiabrando. Cosa dire Questa collaborazione e questa dedizio- ne reciproca, tra le due aziende, hanno portato a soluzioni importanti e altamen- te compatte. Entrambe sono convinte che questa storia di successo avrà un impatto internazionale, data la natura globale delle loro attività. Senza dubbio, la tendenza del mercato è chiaramente positiva e promettente. Ipte ha progettata una macchina in grado di testare più pezzi contemporaneamente in parallelo. I refrigeratori SMC rimuovono il calore in eccesso che verrebbe dissipato dal componente in un veicolo reale.

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