Progettare 459

progettare 459 • gennaio / febbraio 2024 53 che Ipte di Reus è l’unica sede della multi- nazionale a essere specializzata nella pro- gettazione e produzione di macchine di prova per componenti di veicoli elettrici. “Lavoriamo con progetti ‘chiavi in mano’. In altre parole, ci forniscono una specifica e noi facciamo il resto: la progettazione del software elettrico e meccanico, la messa in servizio e la consegna - spie- ga Marc Espolet, test engineering de- partment manager di Ipte -. Ultimamente ci siamo occupati da vicino del settore dei veicoli elettrici, come conseguenza della sua crescita e della rilevanza assunta in ambito industriale”. Questo progetto specifico riguarda i veicoli elettrici e si concentra sulla creazione di macchine per collaudare gli OBC (Onboard Battery Charger). “Durante i test, alcune parti richiedono prove rapide, mentre altre richiedono prove più approfondite e im- pegnative che generano calore all’interno del pezzo e ne richiedono un successivo raffreddamento. È proprio qui che entra in gioco la nostra collaborazione con la multinazionale SMC. Grazie ai suoi refri- geratori, possiamo condurre dei test sul pezzo e raffreddarlo allo stesso tempo, assicurandone in tal modo prestazioni ottimali”, aggiunge Espolet. I vantaggi della simulazione Concentrandosi sulla macchina, Ipte simula un ambiente in cui il pezzo si comporta come se fosse installato all’in- terno del veicolo. A partire da questa simulazione, viene eseguita una serie di test che comprendono, tra l’altro, la con- tinuità e l’isolamento elettrico. Espolet continua: “Per esempio, tutti i compo- nenti destinati ai veicoli elettrici devono essere sottoposti a test di alta tensione e isolamento interno. Queste prove pre- vedono di sottoporre i componenti a una tensione di 3.000/5.000 volt per garantire un isolamento adeguato; vengono inoltre eseguiti test di potenza”. Si tratta di pro- getti personalizzati per il singolo utente, in cui una parte è standard e il resto deve essere realizzato su misura. Ipte ha indi- viduato una tendenza del mercato verso test più lunghi che possono durare da due a quattro ore. Per soddisfare questa richiesta, l’azienda offre una soluzione completamente regolabile e flessibile che consente ai clienti di adattare i test alle loro esigenze”. Efficienza e collaborazione In questo contesto, la collaborazione con SMC svolge un ruolo fondamentale. Per i progetti che richiedono test più lunghi, i pezzi devono essere raffreddati. In que- sto caso specifico, è stata progettata una macchina in grado di testare più pezzi contemporaneamente in parallelo. Que- sto approccio è richiesto dall’utilizzatore, un cliente Tier 1 del settore automobili- stico, poiché deve verificare il 100% della produzione per ogni carico. In passato, l’utente eseguiva solo test rapidi che risultavano corretti, ma poi, dopo aver montato i pezzi nei veicoli, trascorso un certo periodo di tempo smettevano di funzionare. Conclusione: anche se i pezzi superavano i test all’epoca del collaudo, con il passare del tempo subentrava un guasto di un componente specifico. Con la macchina nuova, i componenti vengo- no sottoposti a sollecitazioni più lunghe, consentendo di individuare i potenziali guasti. Questa tendenza verso test più approfonditi e la necessità di raffredda- mento definiscono la direzione del mer- cato. Per rispondere a questa esigenza, la macchina è dotata di tre refrigeratori di SMC, un partner con cui l’azienda ha collaborato anche per la progettazione di un pannello di controllo responsabile di controllare l’acqua, misurare la pressione e la portata, filtrare impurità, ecc. “La parte idraulica ci permette di controllare la portata, effettuare misurazioni e svuo- tare il circuito una volta terminato il test”, spiega Espolet. Ipte, insieme a SMC, ha progettato anche un’altra parte della macchina in cui han- no luogo tre processi essenziali, come indicato dall’azienda: “Innanzitutto, si verifica che il pezzo sia collegato cor- rettamente, senza perdite o problemi di contatto. Poi, viene realizzato il circuito di raffreddamento con diverse varia- zioni di temperatura, comprese tra 2 e 85 °C, per sottoporre il pezzo a stress termico. Infine, il circuito viene svuotato utilizzando dell’aria per estrarre il pezzo senza far fuoriuscire del liquido. L’inte- ro sistema è progettato per funzionare SPECIALE INDUSTRIA AUTOMOTIVE Marc Espolet, test Engineering department manager di Ipte e Ricardo Chiabrando, responsabile del team commerciale di SMC.

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