Progettare 459

18 progettare 459 • gennaio / febbraio 2024 INCHIESTA della manutenzione) e che comprende realtà diverse tra di loro per dimensioni e vocazione. È, inoltre, trasversale a nume- rosi settori, quali automotive, packaging, beverage, chimico-farmaceutico. “Tutti però - rileva il vicepresidente Federtec, Carlo Contasta - hanno l’esigenza di di- gitalizzare, cosa che non si può risolvere dall’interno semplicemente acquistando un programma, ma che si colma soltanto nella relazione tra aziende”. Relazioni di filiera Perciò l’Europa sta profondendo un forte impegno per la diffusione del digitale nei processi aziendali, con lo sviluppo di programmi come ‘Vida’ per imporre un sistema unico di fatturazio- ne elettronica nelle transazioni intra- comunitarie o il regolamento eFti, che mira a spingere verso una più elevata digitalizzazione nel trasporto merci e dei documenti di consegna. Input dai distributori Con l’ingresso di Fndi (Federazione Na- zionale della Distribuzione Industriale) in Federtec, il gruppo dei distributori ha cominciato a confrontarsi con i produt- tori sulle aree di interesse che potessero portare ad un beneficio comune. “Dai distributori - riferisce la presidente di Fndi, Mariangela Tosoni - è emersa la necessità di definire uno standard uni- ficato per lo scambio dati, in quanto il distributore è l’hub verso cui converge una ragnatela di contatti, con i pro- duttori a monte e i clienti a valle, che possono essere produttori di macchine o consumatori di componentistica. Noi siamo al centro del sistema e ci siamo trovati ad affrontare una serie di costi dovuti al data entry verso il portale dei distributori, ma soprattutto dalla parte dei produttori e dei clienti”. Tra i ‘testimonial’ dell’impegno messo in campo per meglio gestire il flusso dei dati, la vicepresidente cita le aziende associate Faster e Stucchi, “entrambi molto sensibili al problema” (che per la prima si è posto quando ha iniziato ad effettuare scambi commerciali con gli USA), le quali “hanno confermato che il tempo di ritorno di questo investimento è inferiore all’anno e se ne ricava una serie di vantaggi non solo in velocità, ma anche in diminuzione degli errori e nel poter riutilizzare il nostro personale con un valore aggiunto ed un input più motivante”. “È importante - avverte Tosoni - evitare di sponsorizzare un tipo di piattaforma rispetto ad altre, perché assumerebbe il significato di voler spingere sotto l’aspetto marketing verso alcune atti- vità, il che non è assolutamente nostro scopo. Insistiamo anzi sul fatto che si debba rendere assolutamente neutra e apolitica la visione di quali sono le necessità e di come stanno lavorando

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