PRO_458

84 progettare 458 • novembre / dicembre 2023 stato dei processi e dei dispositivi favorendo una gestione più precisa del sistema e un file di manutenzione predittiva. In questo nuovo scenario l’elemento centrale è lo switch APL. Esso assicura che la strumentazione sia collegata, trasportandone i dati in modo traspa- rente e senza barriere al sistema ERP. Supportando una comunicazione di Gigabit o Fast Ethernet gli switches APL possono essere integrati in qual- siasi architettura di rete sovrastante e opzionalmente con ridondanza. I collegamenti dei dispositivi di campo con una lunghezza fino a 200 m pos- sono condurre, attraverso il metodo di protezione a sicurezza intrinseca, in qualsiasi zona o divisione perico- losa. La tecnologia Ethernet APL è predisposta per supportare lo scambio dati in applicazioni dove la sicurezza funzionale è un requisito di progetto mettendo in comunicazione controllori di sicurezza con dispositivi di campo. Sicurezza in primo piano Il funzionamento in sicurezza di impianti e macchine è una priorità assoluta per proteggere le persone e l’ambiente: la parola chiave è quindi ‘sicurezza funzio- nale’. Gli impianti devono essere sotto- posti a un’analisi dei rischi e conseguen- te quantificazione dei rischi. Ciò avviene con l’ausilio di metodi di valutazione dei rischi, che forniscono un requisito SIL per i singoli circuiti di segnale. La norma IEC 61508 è il riferimento base per la si- curezza funzionale che definisce i requi- siti minimi di apparecchiature e sistemi per ogni specifico settore industriale. Per la corretta attuazione di questi re- quisiti minimi all’industria di processo, il riferimento tecnico-legislativo è la IEC 61511. Lo standard IEC 61508 definisce per punti le regole per la conformità di quanto segue: nuovi dispositivi; dispo- sitivi Proven In Use; firmware; software tipo FVL (Fully Variable Language). La norma IEC 61511 stabilisce invece le clausole per: integrazione di HW e SW valutato in accordo alla IEC 61508; prior use; LVL (Limited Variable Language); la metodologia ‘Proven In Use’ può essere un’alternativa alla Route 1H,1S (analisi Fmeda). I vincoli di architettura per l’utilizzo di un dispositivo per cui l’affidabilità è stata comprovata dall’uso,sono ridotti rispetto ai vincoli di architettura quando il dispo- sitivo viene analizzato secondo il più classico metodo della Fmeda (Route 1H): il motivo è che la norma dà più fiducia ad un dispositivo comprovato dall’uso. La principale sfida nell’utilizzo del Proven in Use (Route 2H) è l’elevata prova do- cumentale che deve essere disponibile: il dispositivo dal comprovato utilizzo deve avere un design stabile da molti anni (sia in termini di HW sia SW), e deve avere molte ore operative, con assenza (o quasi) di non conformità rilevanti per la sicurezza, in un ambiente operativo ben definito. F. Citterico, global technical support Pepperl+Fuchs. Il funzionamento in sicurezza di impianti e macchine è una priorità assoluta per proteggere le persone e l’ambiente. AUTOMAZIONE

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