Progettare 457

progettare 457 • ottobre 2023 91 Il processo di impilare, caricare e fis- sare grandi quantità di merci su un pallet, con l’obiettivo di conservarle o trasportarle in modo sicuro, esiste fin dall’inizio della rivoluzione industriale. Noto come palletizzazione, massimizza la quantità di prodotto in un carico mantenendolo sufficientemente stabile da evitare danni. È una necessità per qualsiasi azienda che produce beni su larga scala per il consumo commercia- le. Senza una palletizzazione efficace, le aziende avrebbero difficoltà a far arrivare i propri prodotti nelle mani dei consumatori. Attualmente sono in servizio circa 2 miliardi di pallet, e quasi mezzo miliardo ne viene prodotto ogni anno. Dai barili, alle scatole, alle bottiglie: i beni su questi pallet girano il mondo. Tuttavia, questi pallet non si impilano da soli. Pericoli della palletizzazione Irving Paz Chagoya, Global Industry Segment Leader per la palletizzazione e l’imballaggio presso Universal Robots, è ben consapevole dei pericoli diffusi che la palletizzazione comporta: “Tra- dizionalmente, la palletizzazione è stata un’operazione manuale, e in molti casi lo è ancora: stimiamo che 250.000 per- sone in tutto il mondo siano impiegate in questo tipo di lavoro. La palletizzazio- ne manuale richiede a questi lavoratori di eseguire lo stesso compito faticoso più e più volte. I lavoratori si piegano, sollevano e girano per ore, il che può causare danni muscolo-scheletrici a lungo termine”. Setia Hermawati, Senior Research Fel- low presso l’Università di Nottingham, esperta di ergonomia specializzata nel- la produzione, individua tre principali fattori di rischio ergonomici nella pal- letizzazione manuale: forza, ripetizione e postura. Durante la palletizzazione manuale, i lavoratori devono movimentare gli oggetti e utilizzare la propria forza in attività come sollevamento, abbassa- mento, spinta, trazione e trasporto. L’uso continuo della forza fisica nella movimentazione dei materiali è associa- to a disturbi muscolari legati al lavoro cumulativo, come il mal di schiena e le lesioni alla schiena, nonché lesioni al collo e agli arti superiori. Questi disturbi possono avere gravi conseguenze per i lavoratori e limitare la loro capacità di svolgere attività nella loro vita quoti- diana. Il rischio della movimentazione manuale si acuisce quando gli oggetti sono troppo pesanti, troppo grandi, difficili da afferrare e sono posizionati in modo che richiedano flessione o torsione del busto. La palletizzazione e la depalletizzazione comportano l’esecuzione delle mede- sime azioni ripetutamente durante un turno di lavoro. Le attività ripetitive cau- sano uno sforzo eccessivo sul sistema cardiovascolare a causa delle richieste poste sui muscoli in lavorazione e a causa dei ridotti e insufficienti tempi di recupero. Anche la movimentazione ripetitiva di oggetti leggeri può rap- presentare un rischio di disturbi agli arti superiori se i lavoratori devono eseguirli più di una volta ogni 5 s, se- condo l’Health and Safety Executive del Regno Unito. Durante la palletizzazione e la depalle- tizzazione, i lavoratori spesso devono girare mentre maneggiano gli oggetti e piegarsi in avanti per raggiungere o posizionare gli oggetti sui livelli inferiori sul pallet. La movimentazione manuale Un esempio di applicazione di palletizzazione con cobot nel farmaceutico in Francia.

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