Progettare 457

32 progettare 457 • ottobre 2023 SCENARI a tempi di set-up e di programmazione ridotti. A questa esigenza risponde la nuova gamma EVO di isole di valvole modulari di Pneumax, presentata all’ul- tima Hannover Messe e dotata di una nuova elettronica che permette ai prodotti di funzionare su qualsiasi piattaforma di pneumatica, anche di terze parti. “Alla base dello sviluppo della nuova gamma EVO c’è stata la volontà di fornire una soluzione che rappresentasse il concetto stesso di ‘controllo’ da parte di Pneumax, con una elettronica unificata, modulare e predisposta per interfacciarsi con tutti i protocolli di comunicazione in modo semplice ed efficiente. Questo approccio ci ha permesso inoltre di ovviare alle problematiche legate all’approvvigiona- mento di componenti elettronici che han- no caratterizzato il mercato negli ultimi anni - racconta Cattaneo -. Abbiamo per- tanto fatto un totale reset e calato tutte le nostre forze in campo per sviluppare un’elettronica nuova, un linguaggio e una modalità di gestione comune delle nostre valvole. Abbiamo così ottenuto un deciso upgrade delle caratteristiche del nostro prodotto dal punto di vista elettronico, rendendolo estremamente flessibile al punto che può vivere anche in modalità stand-alone, senza pneumatica, o con qualsiasi tipo di pneumatica collegata”. Tutte le famiglie di isole di valvole Pneu- max oggi possono quindi essere gestite da un’unica piattaforma comune, in grado anche di interfacciarsi con prodotti terzi. Per i clienti questo significa avere un’unica piattaforma di sviluppo per cui, anche a fronte di architetture pneumatiche etero- genee, integrando i sistemi Pneumax nei loro PLC i clienti avranno sempre un tipo di configurazione da gestire assolutamente omogeneo. Rendendomolto più semplice la vita di programmatori e softwaristi. Trasversalità dell’innovazione Pneumax è impegnata anche nell’acquisi- re know-how e competenze nella gestione dei campi magnetici, mirata allo sviluppo di nuovi solenoidi e sistemi di attua- zione elettromeccanica. “Per aumentare le nostre competenze in questo ambito abbiamo avviato una ricerca con le uni- versità - spiega Cattaneo -. La migliore comprensione della gestione dei campi e- lettromagnetici è infatti un altromodo per rendere più efficiente l’uso dell’energia, portando quindi innovazione. Molti dei brevetti che stiamo sviluppando afferi- scono a domini classici come quello della meccanica, che è strettamente legato a competenze di dominio che sono prero- gativa di Pneumax. A questo riguardo, mi preme rilevare come il digitale sia certa- mente foriero di innovazione, e anche noi siamo attivi su quel fronte, ad esempio, con il nostro nuovo sensore unificato che riesce a leggere tutte le tipologie di performance. La digitalizzazione però è solo una parte dell’innovazione, che nel complesso può invece ancora venire da idee e progetti che nascono dall’incontro di competenze in ambiti molto tradizio- nali, quali sono appunto la meccanica o lo studio dei campi elettromagnetici”. E Pneumax, con tutte le novità di prodotto, i brevetti e i trend di ricerca su cui muove la propria R&D, rappresenta oggi inmaniera esemplare proprio questa trasversalità dell’innovazione, che vale anche in tempi di industria intelligente e interconnessa. “Oggi anche il termine meccatronica è tanto inflazionato quanto quello di Indu- stria 4.0 - osserva in conclusione Cattaneo -, ma in pratica si parla della capacità di essere sistemisti di parti meccaniche e di parti elettroniche. L’aumento della tipologia di sensori e di informazioni che è possibile ottenere rende poi certamente il lavoro del sistemista ancora più crea- tivo. A far la differenza nello sviluppo di un prodotto è allora la capacità di poter fare un ragionamento orizzontale su tante discipline. Motivo per cui occorre cresce- re in modo esponenziale in competenza, per poter avere la massima capacità di visione nello sviluppo di nuovi sistemi”. @lurossi_71 R&D, brevetti e partnership Innovare per Pneumax è la capacità di sviluppare prodotti in un ’ecosistema‘ che favorisca l’innovazione strutturata e continua, connettendo le esperienze e competenze di tutti gli attori interni ed esterni all’azienda. Questo include anche la collaborazione con le Università e i centri di ricerca, che per l’azienda sono una parte fondamentale del mercato e che, in Italia, offre non solo laboratori di eccellenza ma anche competenze di massimo livello e tra i migliori ricercatori al mondo. Altra cosa è poi la capacità di immaginare sistemi multidisciplinari, coinvolgendo anche altre aziende nel processo di sviluppo del prodotto grazie alla capacità di creare partnership industriali, nella convinzione che mettendo insieme diverse competenze nei rispettivi campi di pertinenza si possa fare la differenza. L’azienda investe moltissimo nella propria R&D, che si occupa anche di definire soluzioni customizzate per i singoli clienti: molta attività di studio e sviluppo è propedeutica alla caratterizzazione, ai test e alle certificazioni richieste per le specifiche applicazioni dei clienti, che nel loro insieme indicano trend e tendenze su cui poi avviare ragionamenti nella R&D pura. Il Technical Department R&D e il Quality Department in Pneumax.

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