PRO 452

progettare 452 • marzo 2023 75 Il team è formato da più di 50 studenti di ingegneria, design e architettura. Grazie agli insegnamenti e alle risorse del Po- litecnico di Milano, vanta un altissimo livello di competenza nello studio, simu- lazione e lavorazione di materiali, compo- nenti e sistemi complessi. Gli studenti si occupano di tutti i tipi di simulazione che sono fondamentali nella fase di design dei prototipi: modellazione strutturale, aerodinamica, dinamica e aeroelastica. Tutto questo è possibile grazie al sup- porto dei laboratori universitari e delle aziende leader del settore che sponso- rizzano il team. La competizione universitaria Il PoliMi SailingTeam partecipa alla com- petizione universitaria internazionale Su- Moth Challenge, che si tiene ogni anno nelle acque del lago di Garda in concomi- tanza con l’evento FoilingWeek, appunta- mento immancabile per tutti gli appassio- nati regatanti di barche volanti. La sfida a cui prende parte il team è il primo e unico evento di portata mondiale dedicato alla progettazione e alla costruzione di barche foilanti, che siano performanti ed ecoso- stenibili. Infatti, la SuMoth Challenge è finalizzata a promuovere l’innovazione, la ricerca di materiali e di tecnologie il più sostenibili possibili. I componenti dei team si mettono in gioco sfidandosi in una competizione amichevole, tecni- ca e sportiva. Pensate di chiedere a un bambino di disegnare una barca a vela: farà un albero, una vela triangolare e uno scafo. Se già conosce il mondo della vela, magari anche un timone, ma quasi certa- mente non disegnerà una scheda madre, un accelerometro o un cavo. Come dargli torto? Il mondo della vela è completo e bellissimo anche senza sensori, stringhe di codice o trasmissioni in tempo reale. Nonostante ciò, gli studenti del reparto sensori del PoliMi Sailing Team cercano di quantificare questa bellezza e darle un senso numerico. Ci piace pensare che siano come i matematici, che leggono una sezione aurea laddove chiunque altro vede solo una conchiglia. Conoscere i dati. Come fare? Con questo spirito, il PoliMi SailingTeam è orgoglioso del gruppo che negli ulti- mi anni si è occupato di portare avanti un’idea che ha stravolto il concetto di barca a vela e di regata come si inten- deva prima.Tutto è cominciato quando il team ha realizzato che per progettare un intero moth aveva bisogno di molti dati che non erano né disponibili né noti. Il reparto sensori ha proposto di costruire un circuito di bordo, che potesse ricavare e registrare i dati necessari che gli altri membri del team avrebbero usato per portare avanti calcoli e simulazioni. Lo scopo è quello di individuare i sensori più adatti, capire dove sarebbe più van- taggioso posizionarli e infine dare un senso ai dati raccolti. C’è la necessità di acquisire i dati che serviranno a tutto il team: la velocità relativa e assoluta, la posizione, l’accelerazione, la tempe- ratura dell’elettronica e la temperatura dell’aria sono tutte informazioni che, se viste con gli occhi di chi interpreta dati, possono trasmettere informazioni utili allo sviluppo del progetto e della barca. Un altro importante obiettivo è lo svilup- po e quindi l’implementazione di nuovi sistemi, nuovo codice, nuove PCB, nuovi sensori. Questa è la parte più creativa del lavoro del reparto sensori, in quanto confrontandosi e condividendo diverse opinioni, possono creare ciò che prima non esisteva e avere un ruolo attivo nel continuo miglioramento del progetto. Un punto cruciale è capire come i dati vengono effettivamente raccolti: quindi, la loro veridicità. Qui subentra il secondo importante obiettivo, ovvero la scelta dei sensori più adatti e dell’elettronica di bordo più affidabile, ma soprattutto la lo- ro posizione a bordo dell’imbarcazione. Che senso avrebbe un filetto segnavento SPECIALE INDUSTRIA NAUTICA Gli studenti del PoliMi Sailing Team che partecipa alla competizione universitaria internazionale SuMoth Challenge.

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