PRO 452

42 progettare 452 • marzo 2023 Resistono alla competizione quelle azien- de che, secondo i propri settori di apparte- nenza, stanno rimettendo in discussione le proprie strategie e puntano sull’innova- zione e la ricerca. Perché questo avvenga devono giocare una partita fondamentale: la formazione. L’industria 4.0 ha trascinato la ripresa del PIL italiano grazie a realtà come Made - Competence Center Indu- stria 4.0 che realizza ogni giorno attività, progetti e formazione per trasferire alle PMI italiane competenze tecnologiche sui temi dell’industria 4.0. Un biennio importante In due anni di attività Made4.0 ha raggiun- to importanti traguardi accompagnando 1.870 aziende nel processodi trasferimento tecnologico e portando avanti oltre cento progetti che hanno coinvolto il 57% di PMI distribuite per l’82% al nord. 56 sono stati i progetti finanziati per un totale di oltre 7 milioni di valore e servizi. Numeri molto positivi, ma di certo incrementabili perché sono ancora molte le aziende che non hanno ben messo a fuoco l’importanza di una rapida e sostenibile trasformazione digitale. Con un mondo che cambia molto velocemente rimanere indietro nel percor- so digitale significa non riuscire a colmare il gap con i propri competitor. Un altro pila- stroperMade4.0 è quellodella formazione. In due anni di Scuola di Competenze sono stati erogati 210 corsi che hanno coinvolto più di 4.000 partecipanti per un totale di 27.000 ore-uomo erogate. Ancora molta strada da fare “Nonostante il settore manifatturiero italiano sia ai primi posti a livello euro- peo, il Desi Index indica che siamo tra gli ultimi per livello di digitalizzazione (18° posto su 27). Per questo dobbiamo accrescere la nostra cultura digitale per tenere testa alla crescente competizio- ne internazionale - ha esordito Marco Taisch, presidente di Made4.0 (foto di apertura) -. L’unica risposta alle sfide che oggi le aziende si trovano ad affronta- re, mi riferisco alla crisi delle catene di approvvigionamento, ai prezzi crescenti dell’energia, al reshoring, ma anche alla mancanza di competenze e all’importan- za della sostenibilità, sta nel presidiare correttamente la transizione digitale che Made 4.0-Competence center industria 4.0, in due anni, ha supportato le aziende nella transizione digitale. Ha finanziato 56 progetti per un totale di 4,3 milioni di valore. La sfida futura sarà un connubio tra digitale e sostenibilità. Le nuove generazioni, fruitori di tecnologia, prodotti e servizi sarannomolto esigenti del rispetto dell’ambiente. Le aziende dovranno tenerne conto. Pena l’esclusione dal mercato GABRIELE PELOSO Tra digitale e sostenibilità SCENARI

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