PRO 452

22 progettare 452 • marzo 2023 Digitalizzazione e connettività in macchine e impianti oggi consentono ai costruttori di esplorare i molteplici e svariati scenari della servitizzazione, aumentando i profitti spostandosi dal tradizionale trasferimento della proprietà dell’asset fisico alla vendita dell’utilizzo di un bene o servizio MARCO ZAMBELLI Modelli di business per la servitizzazione INCHIESTA La digitalizzazione apre le porte a un epocale cambio di paradigma nei mo- delli di business dell’industria, passando dalla tradizionale proposta orientata alla proprietà dell’asset fisico a un modello improntato all’utilizzo di un bene o di un servizio. Si tratta della cosiddetta servitizzazione nell’industria, un tema che per Anie Automazione accompagnerà le aziende almeno per i prossimi tre decen- ni, per cui è opportuno valutare quanto prima possibile quali misure mettere in campo in tale ottica. Le tecnologie digitali aggiungono infatti un livello virtuale com- plementare a quello fisico delle macchine e degli impianti, che crea un ulteriore strato di scambio di valore espandendo i potenziali di profitto per i costruttori. A riguardo è interessante vedere come nel 1870 servissero circa 4 kg di materia per generare 1 dollaro di PIL a livello globale, quantità scesa nel 1930 a circa un kg, quindi attorno a 300 grammi nel 1977. Fino ad oggi, in cui siamo vicini ai 200 grammi. Non a caso le tappe coin- cidono con le tre rivoluzioni industriali, con l’avvento della trazione elettrica, l’esplosione della potenza di calcolo dei PC negli anni ’70 e infine oggi con con- nettività e digitalizzazione. Secondo una tendenza a impiegare sempre meno ato- mi e più bit. Sul tema servitizzazione si confrontano Antonio Parodi, managing

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