PRO 452

14 progettare 452 • marzo 2023 NEWS Pisino a capo della WCM Enrico Pisino, CEO del Competence center CIM4.0 , è stato eletto presidente della WCM Association , organizzazione non-profit che a livello mondiale raggruppa i più importanti player nella manifattura. “Vorrei che i pilastri del WCM fossero la spina dorsale di quella che oggi chiamiamo Industria 5.0, ovvero un’industria che evolve nel rispetto dell’ambiente, che mette le persone al centro e garantisce benessere e sviluppo sociale”, ha detto il neo presidente Pisino. Feinauer nuovo CEO in Hainbuch Achim Feinauer è entrato a far parte del top management del produttore di tecnologie di serraggio Hainbuch , assumendo il ruolo di CEO. Oltre a Sylvia Rall e a suo padre Gerhard Rall, entrambi CEO, Feinauer si occuperà principalmente dell’area tecnica e dei processi di produzione a livello internazionale, oltreché di promuovere la digitalizzazione e l’automazione, sia all’interno dell’azienda che esternamente, e la sostenibilità nella creazione dei prodotti. Lupica a capo di Mikron Tool A ottobre 2022, Markus Schnyder, capo divisione utensili Mikron Switzerland, ha ceduto la direzione dell’azienda al collega di lunga data Elio Lupica. Dopo 24 anni alla guida di Mikron Tool , Schnyder andrà in pensione ma resterà a disposizione della società come consulente. Lupica è in Mikron Tool dal 2005, nel 2016 ha assunto la gestione delle sedi di Agno, Rottweil e Shanghai e negli ultimi anni è stato vicedirettore della divisione utensili al fianco di Schnyder. CARRIERE Ceramica, plastica e packaging Il settore delle macchine e attrezzature per la ceramica, la plastica e il packaging chiudono il 2022 con un fatturato complessivo di 14,22 miliardi di euro nei dati preconsuntivi del Mecs. La variazione per i tre settori rappresentati rispettivamente da Acimac , Amaplast e Ucima è del -0,7% sul 2021. Buona quindi la tenuta generale dei tre settori dei beni strumentali, in un anno che è stato profondamente segnato da caro energia e shortage di componentistica. Malgrado l’innalzamento dei costi energetici per costruire e spedire le macchine, e la mancanza di materiali per completarne la realizzazione, le aziende hanno infatti mantenuto integro il loro fatturato e hanno ordini 2023 a coprire i primi sei mesi di produzione (dato aggregato). In dettaglio, l’export perde il -1,2% sul 2021, con un calo quasi del tutto imputabile a macchine non consegnate per l’impossibilità di completarle, attestandosi a 10 miliardi e 784 milioni di euro. Vale quindi 3 miliardi e 436 milioni il mercato interno, in crescita del +1% rispetto al dato dello scorso anno. Tecnologie legno in positivo Ha chiuso il 2022 con un segno positivo l’industria italiana delle macchine, attrezzature e utensili per la lavorazione del legno e l’industria del mobile, che secondo i dati Acimall ha toccato un valore della produzione pari a 2.646 milioni di euro, +4,6% rispetto al risultato record segnato nel 2021. Sostanziale tenuta per l’ex- port, in aumento dell’1% a quota 1.757 milioni di euro, e vendite sul mercato interno cresciute del +12,1% rispetto al già eccellente esito del 2021, toccando 889 milioni di euro. In aumento anche le importazioni, 257 milioni di euro (+5,3% sul 2021) che portano la bilancia commerciale di settore per il 2022 a un saldo positivo di 1.500 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore del 2021, con un aumento dello 0,2%. Il consumo apparente nel nostro Paese si è attestato a 1.146 milioni di euro, con un incremento del 10,8% sull’anno precedente. Le complessità a livello globale e il generale clima economico rendono infine difficile fare previsioni, tuttavia Acimall esprime un cauto ottimismo per il 2023, verso una sostanziale conferma dei livelli raggiunti nel 2022. Centenario e acquisizioni Nel suo centenario, il Gruppo Beta annuncia l’acquisizione della maggio- ranza di Helvi , azienda di riferimento nella saldatura dei metalli per profes- sionisti. “Il 2022 si è rivelato un anno difficile per il comparto industriale - dice Roberto Ciceri, presidente e ad del Gruppo Beta - ma che ha visto nuovamente il nostro Gruppo in controtendenza, con un incremento del fatturato dell’11%. Il nostro è un percorso di ulteriore crescita, iniziato nel 2016 e che, solo negli ultimi cinque anni, ha fatto registrare l’acquisizione di cinque realtà italiane sinergiche al nostro business. Oggi annunciamo con piacere l’entrata nel Gruppo della sesta, l’azienda vicentina Helvi, altra eccellenza Made in Italy con una forte propensione al mercato estero, come nuovo tassello del nostro consolidamento”. Helvi produce saldatrici industriali, macchine per taglio al plasma, carica batterie professionali e accessori, ed è stata fondata nel 1975 a Sandrigo, in provincia di Vicenza. L’azienda impiega 85 collaboratori e ha un fatturato di circa 15 milioni di euro, sviluppato per oltre il 70% all’estero. La sede comprende 16.000 m 2 tra siti produttivi, magazzino e uffici.

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