441 Progettare Ottobre 2021

progettare 441 • ottobre 2021 75 La transazione verso la Smart Factory è un processo a oggi in corso che attraversa più passaggi. rapidi”. I servizi seguono la direttrice dell’u- tente, fungendoda veroeproprio collettore dell’esperienze tecniche fatte, dando così la garanzia di affidabilità nell’immediato e possibile sviluppo della macchina. La progettazione ha compiuto qui un salto nello sviluppo operativo di metodologie di analisi del rischio tecnico, nello sviluppo di modelli predittivi del comportamento della macchina, avvicinandosi a un vero e proprio gemello virtuale. Dal CIM alla Smart Factory Negli anni Novanta era il CIM (Computer Integrated Manufacturing), oggi si parla di Smart Factory. Quali vantaggi dall’in- novazione tecnologica nelle macchine di utensili? “L’innovazione è pregiata se crea un valore per il cliente, un approccio co- struttivo al tema dell’Industria 4.0 non può prescindere da questa considerazione - ha commentato Agosti -. Contestualmente la capacità di sensorizzare, leggere, gestire e immagazzinare i dati apre nuovi fronti di ricerca che possono avere ricadute positive sia nel medio sia nel lungo periodo per entrambi gli attori: cliente-costruttore”. E prosegue: “La transazione verso la Smart Factory è un processo a oggi in corso che attraversa più passaggi, dapprima un rinnovamento di carattere immediato nella gestione delle macchine esistenti in ottica di sorveglianza e analisi, poi una fase di sintesi e di sviluppo. In questo passaggio competenze classiche e nuove competenze vanno sempre più a fondersi. Ci sarà la possibilità di sviluppare dapprima soluzio- ni personalizzate, poi algoritmi e sistemi di auto apprendimento sempre più com- plessi che guideranno alla nascita di nuovi prodotti”. Modelli matematici e intelligenza artificiale sono le nuove frontiere. “Questo accadrà grazie al fatto che potremo creare modelli matematici del prodotto sempre più precisi e dettagliati grazie alla cono- scenza del prodotto stesso - ha concluso Agosti -. La capacità di virtualizzare l’intero flusso di vita del prodotto è vicina per chi rinveste in ricerca. Virtualizzare l’intero ciclo di vita del prodotto significa non abbandonare quanto di positivo è emerso nel corso di questi turbolenti anni, per esempio la realizzazione di installazione e servizi in remoto guidando gli operatori grazie alla realtà aumentata”. @gapeloso SPECIALE MACCHINE UTENSILI

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