441 Progettare Ottobre 2021

progettare 441 • ottobre 2021 37 europeo, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da Covid-19. Il FNC è gestito da Anpal e consente alle aziende di qualunque settore e dimensione di formare e riqualificare i propri dipenden- ti modificando temporaneamente il loro orariodi lavoro. Oggettodel finanziamento è proprio il costo delle ore di lavoro che vengono dedicate allo svolgimento di at- tività formative per il miglioramento delle competenze del personale dipendente. La prima scadenza di novembre 2020 è stata prorogata alla fine di giugno 2021 lo scorso gennaio, ma per il triennio 2022-2024 al fondo sarannodestinate risorse aggiuntive per un miliardo di euro in arrivo dal Reco- very Fund, in particolare dal programma React-EU. Il decreto Rilancio aveva messo a disposizione del Fondo per il periodo 2020-2021 un tesoretto di 730 milioni di euro. Le attività del fondo ad aprile 2021 avevano coinvolto oltre 153mila lavoratori in percorsi di formazione, con un totale di 14,4 milioni di ore autorizzate. Pochi sono i vincoli previsti dallo strumento, a partire dal numero massimo di 250 ore che possono essere destinate a percorsi di sviluppo per lavoratore. Un secondo vin- colo è il tempo di realizzazione, in quanto i percorsi formativi devono essere realizzati entro 90 giorni dall’avvenuta approvazio- ne da parte di Anpal. Infine, il dispositivo non è compatibile con provvedimenti di sospensione dall’attività lavorativa. Per poter accedere al FNC, le aziende devono redigere un piano formativo e condividerlo con le parti sociali che rappresentano i la- voratori. L’accordo sindacale dovrà quindi essere corredato dal progetto di sviluppo con indicazione delle competenze che si intende sviluppare, così come dei percorsi formativi che rispondono al bisogno di competenze presente nell’organizzazione. Vanno altresì indicati il numero dei lavo- ratori impattati, la durata dei percorsi e la progettazione di un sistema di asses- sment delle competenze. L’impresa deve infatti essere in grado di appurare che al termine del progetto il gap iniziale sia stato colmato. Fondi paritetici interprofessionali I Fondi interprofessionali sono un’oppor- tunità per la formazione finanziata ancora oggi non utilizzata in forma completa dalle aziende, soprattutto dalle più piccole. I Fondi interprofessionali sono organismi di natura associativa che nascono nel 2003, previsti dalla legge 388 del 2000. Questa prevede in sostanza, laddove le aziende siano aderenti, di poter destinare una parte dei contributi che le imprese comunque versano all’Inps a un fondo che finanzia la formazione dei dipendenti. Per aderire ai Fondi interprofessionali non è quindi richiesto il versamento di alcuna quota, e aderendo a un fondo è possibile destinare lo 0,30% dei contributi che già vengono versati all’Inps per finanziare la formazione dei lavoratori. I due Fondi più importanti, per numero di lavoratori rappresentati e di imprese aderenti, sono Fondimpresa e Fondirigenti. In entrambi i casi tra i soci figura Confindustria, insieme a CGL, Cisl e UIL per Fondimpresa e Federmanager per Fondirigenti. Fondimpresa permette di finanziare interventi formativi per i di- pendenti delle società aderenti con due modalità: il Conto Formazione (80% delle risorse 0,30%) e il Conto Sistema (priori- tariamente dedicato alle PMI). Fondirigenti prevede due canali di finanziamento, il Conto Formazione, che si avvale del 70% delle risorse 0,30%, e gli Avvisi che nel corso dell’anno vengono presentati de- finendo volta per volta le condizioni di partecipazione e i massimali di finanzia- mento concessi, che variano a seconda dell’Avviso da 10.000 a 15.000 euro per azienda. GliAvvisi di Fondirigenti prevedo- no in particolare una procedura selettiva, a differenza del Conto Formazione, al fine di finanziare solo le iniziative formative qualitativamentemigliori e più rispondenti ai criteri di valutazione stabiliti per ogni Avviso. L’Avviso 1 2021 di Fondirigenti, il cui sportello di presentazione domande si è chiuso a fine giugno, era in particolare dedicato al tema ‘Digitali, sostenibili e smart’, mettendo a disposizione risorse complessive per 6 milioni di euro. L’Avviso era volto a finanziare percorsi formativi

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