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32 Agroalimentare , Brasile cerca tecnologia italiana INCHIESTA L’agricolturamediterranea incontra l’agricoltura tropicale puntando ai mercati globali con l’unione tra le tecnologie offerte da costruttori di macchinari agricoli italiani e brasiliani, sostenuta da un protocollo d’intesa tra le associazioni di categoria nei due Paesi, FederUnacoma eAbimaq MARCO ZAMBELLI L’unione delle tecnologie sviluppate dai costruttori di macchinari agricoli italiani e brasiliani, con le rispettive specializzazioni per agricoltura mediterranea e tropicale, ad alto valore aggiunto ed estensiva, ri- serva enormi opportunità. A sostegno di partenariati tra aziende dei due Paesi va il protocollo d’intesa firmato dalle due as- sociazioni di settore locali, FederUnacoma in Italia e Abimaq in Brasile. In entrambi i Paesi l’agroalimentare ha dato ottimi risul- tati nel 2020, sostenendo le economie in progettare 440 SETTEMBRE 2021 tempo di pandemia, con importanti incre- menti nell’export. Il Brasile intende quindi sfruttare le ingenti risorse che possiede per diventare il principale player globale nell’agrobusiness. Le aziendedel comparto hanno però un parco macchine obsoleto, frutto anche delle poco efficaci, per non dire fallimentari politiche di incentivazione lanciate negli anni dall’omologo brasiliano dell’italiana Cassa Depositi e Prestiti. Con una lunga lista di aziende e multinazionali attive in Brasile con piani di investimento già approvati, il gigante sudamericano ha quindi un grande appetito di macchinari. Aprendo una finestra molto interessante per sviluppare tecnologia congiuntamen- te, valorizzando la complementarietà tra l’offerta dei costruttori italiani e brasiliani. Biodiversità e piccole imprese Secondo stime della FAO, la popolazione mondiale toccherà i 9,5 miliardi nel 2050 e per soddisfare la maggiore domanda la produzione alimentare dovrà aumentare
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