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26 progettare 440 SETTEMBRE 2021 materie prime, non ultimo il blocco del Canale di Suez: un’interruzione impor- tante per il commercio da e verso i Paesi dell’Estremo Oriente. E ancora: la Repubblica Popolare cinese, uscita per prima dalla crisi pandemica, si è data da fare, affamata di materie prime, acquisendo importanti quantitativi da tutti i Paesi limitrofi”. È chiaro che un approvvigionamento di questa entità è in grado di mettere in difficoltà tutto il resto del mondo. Questa analisi permette di capire come Amisco affronta il mercato, con grande disciplina e trasparenza nei confronti di clienti e fornitori. Si tratta di un ciclo economico, che passerà, so- stengono i vertici aziendali (come sono passati altri periodi critici, sfociati in ac- celerazioni del mercato significative). Ma intanto, secondo i dati Istat, pubblicati lo scorso giugno, per l’Italia si prevede una sostenuta crescita del PIL, sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%). La realtà di Amisco oggi è quella di un gruppo costituito da cinque aziende: Amisco SpA, che oggi impiega 114 di- pendenti, di cui una sessantina opera- tori di produzione, cui si aggiungono impiegati, quadri e dirigenti dei diversi dipartimenti in cui è articolata: ufficio tecnico, Qualità, ufficio vendite, mar- keting, macchine e impianti, ammini- strazione e personale. Il giro d’affari di Amisco si aggira sui 40 milioni di euro nel 2020. L’azienda controlla le società Sali di Castelleone (CR), Sacem di Arco- re (MI), Amisco Est a Brno (Repubblica Ceca), Amisco Cina a Shenzhen, con un fatturato totale del gruppo di una ottantina di milioni di euro, e, tolti i fatturati intergruppo, di una settantina di milioni di euro. Industria 4.0? Non è una novità “Già negli anni 60 - prosegue Cesare Novellone - Amisco adottava metodi di controllo qualità, automazione e codifi- cazione dei prodotti inmodo sistematico. La direzione Amisco: nella foto, da sinistra i titolari, Donata, Cesare e Alessandra Novellone; alle spalle Eugenia Roton- do, responsabile della produzione, Filippo Rotondo, direttore tecnico e Qualità, Riccardo Novellone, a capo dell’ufficio commerciale. SCENARI I reparti produttivi dell’azienda lombarda adottano criteri di automazione nel solco di industria 4.0.

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