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progettare 439 GIUGNO / LUGLIO 2021 45 LAVORAZIONE DEL LEGNO SPECIALE 40% vede stabilità, il 5% pensa ci sarà una flessione. Consuntivo 2020 Il primo trimestre indica dunque una svolta precisa e positiva rispetto a un 2020 che verrà ricordato come uno dei periodi più difficili che il nostro settore abbia mai avuto modo di affrontare. Secondo i dati a consuntivo elaborati dall’ufficio studi di Acimall la produ- zione delle imprese italiane nel 2020 si è fermata a 1.848 milioni di euro, ovvero ben il 18,4% inmeno rispetto al 2019. Una forte flessione che, com’era facilmente prevedibile, ha preso corpo nella prima parte dell’anno, quando più forti e diretti si sono fatti sentire i provvedimenti per contrastare la pandemia di Covid-19. Dai mesi estivi si è poi registrato un andamento de- cisamente più positivo, specialmente nell’ultimo trimestre dell’anno; una svolta preziosa, che ha ridato fiducia e positività a tutto il settore, ma che non è stata sufficiente per recuperare il tempo, gli ordini e il fatturato per- duto, per quantoabbia indubbiamente consentito di chiudere il 2020 meglio di come si era ipotizzato nei mesi più duri. Una situazione mondiale che ha fatto ovviamente sentire il proprio peso anche nelle nostre esportazioni, diminuitedel 15,8%rispettoal 2019per un valore assoluto pari a 1.330 milioni di euro. Nonostante la flessione, le vendite all’estero rimangono comun- que l’elemento trainante per tutto il comparto. In termini percentuali an- cora più significativa la contrazione delle importazioni, che nel 2020 sono diminuite del 28,2%, attestandosi a 153 milioni di euro. Dati che sotto- lineano quanto, complessivamente, la domanda interna nel 2020 si sia dimostrata ancoradepressa,mentre la bilancia commerciale, ovvero il saldo fra esportazione e importazione, si mantiene sempre su valori elevati (1.177 milioni di euro). zione positivo (era il 50 per cento nel trimestre precedente, segno evidente di una crescente fiducia in mercati più ‘reattivi’); il 5% rivela un calo, il 20% dichiara una sostanziale stabi- lità. Indicazioni di crescita anche sul versante occupazione: il 55% indica una sostanziale stabilità e ben il 40% degli intervistati indica un aumento; in calo per il restante 5%. Giacenze in aumentoper il 40%degli intervistati, in diminuzione per il 20% del campione, stabili per il 40%. Dall’indagine previsionale emerge che per il 55%degli intervistati l’andamen- to delle esportazioni si assesterà sui valori attuali, mentre il 45% è convinto che le cose non potranno che andare meglio. Nessuno, dato decisamente significativo della fiducia verso il fu- turo, ritiene che possa attenderci un peggioramento. Prendendo in consi- derazione il solomercato interno i dati si invertono: il 55% del campione si pronuncia per una ulteriore crescita, il

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