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28 progettare 439 GIUGNO / LUGLIO 2021 La robotica collaborativa può diven- tare alla portata di tutti. Grazie all’In- telligenza Artificiale, i cobot possono davvero diventare i ‘migliori amici’ delle fabbriche, ma non solo. Il destino dei robot collaborativi sta bussando alla porta dei settori più disparati, ba- sti pensare all’agricoltura, alla sanità, all’edilizia fino al turismo. Quindi non solo industria manifatturiera, attrice protagonista nella quale si tende a pensare alla naturale collocazione di un robot. Oggi i robot non sono più antropomorfi ma sono un gradino sopra: sono intelligenti, imparano e sono di supporto agli esseri umani. Spesso ci si dimentica di questo pas- saggio. Solo quando si capirà che i robot hanno un’intelligenza incor- porata allora potremo anche capire che la nostra società sta vivendo una transizione verso la cosiddetta ‘tec- nologia dell’interazione’. Ma attenzio- ne, un’interazione semplice, intuitiva e versatile perché, come sottolinea Bruno Siciliano, docente di robotica presso l’Università di Napoli Federico II“i cobot sonounodegli strumenti più versatili di cui disponiamo. Quando saranno diventati utilizzabili e intuitivi, come per esempio gli smartphone che abitualmente utilizziamo, allora disporremo di una tecnologia imple- INCHIESTA Sdoganata l’idea che il cobot sia solo appannaggio delle fabbriche, il suo utilizzo è anche in agricoltura, nella sanità, nel turismo ma anche nelle scuole. Tuttavia, serve semplificarne la programmazione. Universal Robots ha presentato la ‘Carta delle idee della robotica collaborativa’. Il ruolo fondamentale che ricopre l’Intelligenza Artificiale STEFANO BELVIOLANDI Cobot intuitivi non solo in fabbrica
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