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74 progettare 438 MAGGIO 2021 ROBOTICA collisione, la luce inizia a lampeggiare in blu. Luce rossa richiama invece l’attenzione da parte dell’operatore, segnalando un allarme e la necessità di un intervento da parte sua. Infine, la terza novità nella meccanica del cobot è legata all’avambraccio, che è stato completamente riorganizzatoper offri- re servizi inediti. Su un primo lato del cobot sono presenti due connettori, uno per la gestione della connessione Ethernet e per la trasmissione dei dati, mentre il secondo può gestire due input o due output digitali. Sul lato oppostodell’avambraccio sono invece presenti tre connettori dell’aria, che raggruppano tutti i servizi pneumatici del braccio robotico. Un connettore è dedicato all’aria diretta, mentre gli altri due sono guidati e comanda- ti da una elettrovalvola che si trova all’interno del polso del robot. Nel loro complesso, questi allestimenti permettono di realizzare applicazioni anche complesse evitando di avere cavi e tubi all’esterno, per avere così una soluzione di automazione mol- to più pulita. Sull’avambraccio sono infine stati introdotti due pulsanti, il primo dei quali consente di entrare in modalità manual guidance, per cui in qualsiasi momento l’operatore può decidere di muovere il robot manual- mente. Il secondo pulsante è invece customizzabile in base alle esigenze dell’operatore, che può ad esempio utilizzarlo per avviare la registrazione di un movimento oppure per richia- mare un altro programma, o ancora per mettere in pausa e far ripartire un programma. Similmente, anche la gestione del ripristino dell’attività, che si interrompe in caso di collisione, può essere impostata da parte dell’o- peratore. È infatti possibile decidere di avere un re-start automatico, che verrà segnalato dalla luce blu lam- peggiante del LED, oppure manuale, e in questo secondo caso la luce alla base del cobot sarebbe rossa, a indi- care la necessità di un intervento da parte dell’operatore per avviare il reset manuale. Algoritmi adattativi I livelli di sicurezza e la collaboratività del Racer5 Cobot sono quindi garantiti grazie a un software sviluppato inter- namente da Comau e certificato dal TÜV SUD, che confronta le coppie su ogni singolo asse con quelle calcolate dal suo modello dinamico. L’impiego di uno speciale algoritmo adattativo consente quindi di raggiungere livelli moltoelevati di precisione. L’algoritmo è infatti in grado di riconoscere ad esempio la presenza di uno sbalzo termico, oppure se i valori degli attriti dei vari giunti del cobot dovessero andare incontroamodifichenel tempo a causa della naturale usura dell’og- getto. Il modello dinamico si adatta così rispondendo alle variazioni nelle condizioni di funzionamento e al loro evolversi nel tempo. Infine, a ulteriore garanzia dei livelli di sicurezza offerti dal robot, ogni Racer5 Cobot che esce da Comau viene testato in una cella automatica tramite un ciclo di 60 im- patti, che servono a verificare che l’ar- resto del robot avvenga entro i limiti imposti dalle normative. In occasione del lancio del cobot, Comau ha infine avviato uno speciale programma de- mo riservato ai system integrator, invi- tando i partner a presentare proposte applicative che vorrebbero sviluppare utilizzando il Racer5 Cobot. Comau procederà alla valutazione e alla sele- zione delle migliori idee applicative, offrendo in prestito gratuito ai progetti più interessanti un Racer5 Cobot per la durata di tre o più mesi, al fine di realizzare l’applicazione. Le tremigliori applicazioni verranno premiate con uno sconto speciale sull’acquisto di un successivo Racer5 Cobot da parte del system integrator, offrendo inoltre piena visibilità all’applicazione svi- luppata sui canali social dell’azienda e nel Comauplus+ Marketplace, oltre allo sviluppo in aggiunta di attività dedicate di co-marketing. @marcocyn Racer5 Cobot esprime la filosofia dello HUMANufacturing di Comau: un approccio all’automazione che pone l’operatività e il ruolo dell’uomo al centro del pro- cesso produttivo.

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