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sull’ergonomia e sulla flessibilità del cobot, pensato come soluzione per ottimizzare la collaborazione uomo- robot in una molteplicità di settori industriali e di applicazioni, offrendo ampie possibilità di personalizzazione per soddisfare le esigenze individuali. L’operatore può così concentrarsi su operazioni a maggior valore aggiunto lavorando in prossimità del cobot, mentre questo si prende carico dei compiti più ripetitivi. Flessibilità e sicurezza Nello sviluppo del Racer5 Cobot, Co- mau ha mantenuto lo stesso paradig- ma adottato per Aura, partendo da un prodotto industriale per ottenere un robot collaborativo che mantenesse tutte le caratteristiche e le prestazioni del prodotto originale. La meccanica del Racer5 Cobot introduce quindi tre principali novità, a partire dall’intro- duzione di cover anti-pizzicamento intese a evitare la possibilità che le dita dell’operatore vengano pizzicate nell’interazione con il robot. È stata quindi aggiunta una striscia LED alla base del cobot, che fornisce infor- mazioni a 360° sul suo stato di fun- zionamento. La luce verde segnala in particolare che Racer5 Cobot sta lavorando in modalità collaborativa, mentre si spegne quando entra nella modalità industriale. Nel caso di una cesso produttivo, con attenzione all’er- gonomia delle mansioni, esigenza cui rispondono anche i moduli dell’eso- scheletro MATE dell’azienda. Realizza- to interamente nella sede torinese di Comau a Grugliasco, Racer5 Cobot è quindi un robot a 6 assi antropomorfo con payload di 5 kg e sbraccio di 0,8 m, che combina in sé una doppia ani- ma, collaborativa e industriale. Grazie alla duplice natura, il cobot è infatti in grado di lavorare a pieno regime quando gli operatori sono al di fuori della sua area di lavoro, raggiungendo velocità recorddi fino a 6m/S.Allorché l’operatore entra nell’area di lavoro, il cobot passa quindi in automatico in modalità collaborativa, potendo operare con velocità fino a 500 mm/s. Comau è così riuscita nell’intento di unire alti livelli di produttività e ri- duzione dei tempi ciclo, offerti da un prodotto di automazione versatile e robusto, alla soluzione collaborativa, che garantisce la continuità del ciclo produttivo anche nel caso l’operatore debba avvicinarsi, ad esempio per il fine tuning della linea. La possibilità di lavorare a contatto con l’operatore, con caratteristiche di sicurezza com- pletamente certificate da TÜV SUD, elimina inoltre la necessità di barriere e recinzioni, riducendo gli ingombri e i relativi costi dell’automazione. L’atten- zione di Comau è quindi concentrata progettare 438 MAGGIO 2021 73 Realizzato interamente nella sede torinese di Comau, Racer5 Cobot è un robot a 6 assi antropomorfo con payload di 5 kg e sbraccio di 0,8 m. Combina una doppia anima: collaborativa e industriale. flessibili e in grado di interagire in totale sicurezza con l’uomo rappre- senta un’importante opportunità di democratizzazione dell’automazione robotica, in grado di vestire le esigen- ze applicative delle aziende di ogni dimensione. Secondo gli ultimi dati IFR, ilmercatodei cobot è cresciutodel +11% per unità installate nel mondo nel 2019 (18 mila unità), in controten- denza rispetto ai robot industriali, le cui installazioni sono scese del -12,6% nel confronto con il 2018, interrom- pendo un trend di crescita che pro- seguiva dal 2012. ABI Research stima quindi che la quota rappresentata dai cobot nel mercato globale della robo- tica, pari al 5% nel 2019 per un valore di 711milioni di dollari, arriverà al 29% nel 2030, raggiungendo un valore di mercato di 11,8 miliardi. Doppia natura Il lancio di Racer5 Cobot esprime alla perfezione la filosofia dello HUMA- Nufacturing di Comau, un approccio all’automazione che pone l’operatività e il ruolo dell’uomo al centro del pro-
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