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progettare 438 MAGGIO 2021 21 botica collaborativa solo in attività ausiliarie, ripetitive e nelle quali vi è l’esigenza di esprimere alti livelli di qualità, in termini di ripetibilità e posizionamento”. Si parla pertanto di applicazione di etichette o di bar code sui prodotti, operazioni che in Pirelli devono rispettare piani di controllo molto stringenti. I bassi payload of- ferti non consentono invece ancora l’impiego dei cobot in operazioni di handling dei materiali, dove sarebbe invece molto interessante poter sfrut- tare tutte le potenzialità offerte, in primis l’eliminazione delle barriere per lavorare afiancodegli operatori, senza sostituirli ma coadiuvandone il lavoro. “Naturalmente l’aumento del payload Fabio Federici è direttore contract manufacturing di Ferrero : “I robot collaborativi sono strumenti molto interessanti, bisogna però imparare a costruirci una visione, introducendo concetti di automazione flessibile che portano a una profonda revisione dei processi e delle linee”. Simone Pala è responsabile manufacturing in Pirelli : “La gamma limitata I PRO TA GO NISTI Alessio Papucci è Chief Digital Officer di Vitesco Technologies Italy , azienda del Gruppo Continental: “Abbiamo fatto un grande lavoro di informazione e formazione con le HR, per far capire che il senso della robotica collaborativa non è sostituire le persone ma la creazione di valore”. biente privo di protezioni. “Potendo lavorare a stretto contatto con l’opera- tore, i cobot ci consentono di risolvere problemi di ergonomia con soluzioni che in precedenza, e in parte ancora oggi, venivano affrontati con soluzioni capital intensive - racconta Pala di Pi- relli -. Un cobot ci offre il vantaggio di risolvere problemi di ergonomia con un investimento sicuramente molto più contenuto, oltretutto con una so- luzione plug and play”. Quest’ultima è in particolare una caratteristica molto apprezzata, dovendo inserirsi in un si- stema già esistente. L’introduzione dei cobot in Pirelli è stata infatti agevolata dalla semplicità sia di installazione sia di interfacciamento con le altre macchine in uso, oltreché dal punto di vista della progettazione, offrendo ai project manager un sistema molto user friendly. “Il principale problema dei cobot per una realtà come la no- stra è legato alla limitata gamma di payload disponibili - prosegue Pala -, che ci costringe a utilizzare la ro-

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