PR_437
INDUSTRIA PACKAGING SPECIALE progettare 437 APRILE 2021 71 magazzino a estrazione automatica, predisposto per accogliere pallet nei loro formati standard: euro pallet 800 x 1.200 e formato americano 1.000 x 1.200. In un secondo momento l’ope- ratore imposta il numero di depositi che deve completare il robot fino a raggiungere un’altezza massima di pallettizzazione pari a 2.000 mm, e il formato base della scatola. A questo punto il robot si predispone per accumulare il numero di scatole da prelevare contemporaneamente per realizzare il layout impostato con il calcolo automatico delle quote. Attraverso l’attivazione dei canali di vuoto singoli per ogni ventosa (un eventuale ventosa danneggiata o con poca presa non inficia sulla capacità di presa di tutte le altre, ogni ventosa ha una capacità di pre- sa di ben 12 kg), il robot preleva le scatole andandole a depositare sul pallet precedentemente disposto in posizione di carico all’interno del magazzino ad estrazione automatica. A seguito della prima presa, il PLC integrato nel robot inizia la fase di accumulo e preparazione della suc- cessiva. Sempre attraverso il PLC, al robot vengono inviate le quote di deposito attuali e successive, e per velocizzare i tempi operativi sottrae la quota di alzata pre-deposito e post-deposito dall’altezza massima raggiungibile. Una volta completata la palettizza- zione, il pallet passa in posizione di uscita e un altro pallet si predispone nell’area di lavoro dove il robot conti- nua ad operare automaticamente par- tendo dal deposito 1. Il tutto si svolge in tempi estremamente ristretti, soli 15 s, ovvero 10 volte minori rispetto a un cambio pallet manuale senza magazzino pedane. Performance di questo livello hanno soddisfatto a pieno le esigenze del cliente finale. Tanto è vero che in un futuro molto prossimo si parla di almeno altri tre sistemi simili. e spremuta. L’azienda, avendo svilup- pato la necessità di palettizzare il fine linea di una nuova linea di riempi- mento brick dove avevano installato una scatolatrice, è entrata in contatto con la ditta Controllogic, loro conter- ranea e Hyundai System Partner di K.L.A.IN.robotics. Controllogic si è trovata di fronte ad un’ardua sfida: sviluppare una palettizzazione di sca- tole con due tipi di dimensione base e un elevato numero di altezze pacco. Con oltre 15 anni di esperienza e un decennio di collaborazione con K.L.A.IN.robotics, Stelvio Cucuzza, titolare di Controllogic, offre soluzio- ni robotizzate d’eccellenza. ‘’Nell’au- tomazione il vero sforzo è quello di comprendere le esigenze del cliente per poi sviluppare la giusta soluzio- ne. È tutta questione di esperienza’’, ha commentato Stelvio Cucuzza. Il primo step ha richiesto lo studio di tutti i possibili layout sul pallet, tutte le altezze del pacco da depositare; in un secondo momento, è stato neces- sario un sopralluogo presso la sede di OranFrizer, per verificare gli spazi disponibili. Successivamente si è op- tato per la realizzazione di un sistema che in automatico riconoscesse le dimensioni del pacco e potesse az- zerare il tempo di scambio pallet per garantire una continuità operativa. Robot antropomorfo utilizzato Il top player della gamma Hyundai, e protagonista indiscusso di que- sta applicazione, è il robot HS220. Questo modello è un antropomorfo con payload 220 kg e uno sbraccio di 2.666 mm, le cui caratteristiche più notevoli sono senza dubbio l’e- levata velocità, precisione e fles- sibilità. L’applicazione sviluppata riduce al minimo le operazioni a carico dell’operatore che, lavorando in piena sicurezza, non necessita di entrare nell’area recintata in cui si muove il robot. L’operatore deve so- lamente inserire i pallet nell’apposito loro valore: sgravare le persone da lavori ripetitivi e logoranti a basso valore aggiunto, a vantaggio della qualità d’insieme dell’esperienza di lavoro. La gestione del fine linea di processi produttivi attraverso robot palettizzatori è praticata da tempo nelle aziende più strutturate e con maggiori volumi dove si implemen- tano con successo soluzioni di pa- lettizzazione robotica. Tipicamente queste automazioni non sono molto flessibili e nel caso di cambio di forma, peso o volume dell’oggetto da riporre sui pallet è richiesto un fermo della linea di una certa dura- ta. In molte aziende è però richiesta maggior flessibilità, proprio come è avvenuto presso l’azienda OranFrizer Juice. Peculiarità dell’intervento È da Catania che parte questa storia: qui, infatti, sorge l’importante realtà di OranFrizer, grande produttore di ortofrutta, il cui core business dal 1962 è proprio l’arancia rossa, fresca
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