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progettare 437 APRILE 2021 21 Oggi lo spazio non è più ‘proibitivo’, ma sempre più accessibile a tutti. E questo ha reso possibile che sulla scena si vadano via via affacciando nuovi attori. Il risultato? Il rapido svi- luppo di una nuova Space Economy. “A mio giudizio, in questa dinamica - suggerisce Matteo Cascinari, ge- neral partner di Primo Space Fund orizzontale, in grado di abilitare nuo- ve tecnologie e nuove industrie”. Un sistema di valori biunivoco, quindi, in cui distinguere due flussi: il pri- mo, così detto ‘upstream’ dedito a ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti; l’al- tro, definito ‘downstream’, relativo invece alla produzione di prodotti e servizi innovativi ‘abilitati’. Potenzialità innovative “In quest’ambito - precisa Cascinari - sono per esempio da inserire le attività assicurative, l’agricoltura di precisione, il monitoraggio delle o- scillazioni strutturali, le osservazioni e le previsioni metereologiche. Oltre ad altre tecnologie già molto svilup- pate come la geolocalizzazione o le telecomunicazioni”. Secondo la definizione formulata dal Piano Strategico Space Economy del 2016, la crescita del Downstream sarà prevalentemente dovuta alla diffusione di una notevole quantità - è possibile individuare un’analogia con l’evoluzione di Internet, che da sistema inizialmente chiuso qual era, si è poi progressivamente aperto ai privati generando una nuova eco- nomia. In ambito spaziale sta avve- nendo la stessa cosa man mano che si va delineando sempre di più una struttura non solo verticale ma anche Matteo Cascinari è general partner di Primo Space Fund : “In ambito space economy distinguiamo tra flussi: il primo, così detto ‘Upstream’ dedito a ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti; l’altro, definito ‘Downstream’, relativo invece alla produzione di prodotti e servizi innovativi abilitati”. Simonetta di Pippo è presidente di Unoosa : “Il 2020 ha visto il record di satelliti lanciati in un anno: più di 1.200, il doppio rispetto al 2019. Inoltre, è cresciuto anche il numero dei Paesi coinvolti nei lanci: 50 nel 2019, 83 nel 2020. Causa fondamentale di questa epocale accelerazione è stata la miniaturizzazione dei satelliti e il calo del costo dei lanci.” Luigi Pasquali è coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e I PRO TA GO NISTI
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