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progettare 436 MARZO 2021 23 nente, ora danno valore all’ecosiste- ma. Ma a parte le tecnologie legate alla digitalizzazione, al giorno d’oggi è fondamentale saper integrare in modo efficiente anche tecnologie più tradizionali: i circuiti elettromagnetici devono poter sfruttare al meglio la meccanica e viceversa, ma allo stes- so tempo il circuito fluidodinamico non può essere un ostacolo, come i materiali e la loro compatibilità con i fluidi. Polimeri, metalli e gomme de- vono essere impiegati al meglio per garantire la massima efficienza del componente”. È intervenuto Gabriele Manno, product market manager Fe- sto per la pneumatica: “La richiesta verte più che altro sul trovare un unico fornitore con il quale trovare la tecnologia o soluzione più adatta a rispondere alle esigenze di mer- cato. Nel portfolio Festo è possibile trovare tanto il raccordo quanto il software per gestire al meglio la ma- nutenzione della propria macchina. Puntiamo soprattutto alla capacità di integrazione tra le tecnologie, co- sì da rendere ancora più efficiente l’applicazione finale”. “I nostri utilizzatori - sottolinea Mi- nuzzo -, chiedono sempre più prodot- ti in grado di essere monitorati nel loro funzionamento. E non si tratta di semplici informazioni, ma di un controllo sul corretto ciclo del com- ponente, in relazione a ciò che esso è preposto nell’impianto d’automa- zione. Il controllo digitale in continuo dei componenti incide anche sulla loro manutenzione e sostituzione, in caso di mal funzionamento o usura”. “Oggi è di primaria importanza non solo il componente meccanico e flui- dico, ma la completa interazione dei componenti per poter controllare e gestire al meglio ogni tipo di macchi- nario o impianto industriale - ha det- to Bugatti -. Infatti, negli ultimi anni abbiamo assistito a un maggiore uti- lizzo di componentistica che si sposa perfettamente con sensori e proto- colli di comunicazione elettronici”. Tamiozzo ha rimarcato: “Il mercato chiede prodotti affidabili, facilmente integrabili nelle applicazioni e di lun- ga durata. Tuttavia, questa è ormai una condizione necessaria, ma non più sufficiente: infatti l’attenzione alla riduzione dei consumi di esercizio e all’integrazione dell’elettronica nei componenti è diventato un requisi- to di base imprescindibile per tutti i costruttori di componenti fluidici, anche per quanto detto sopra”. Qualità dell’aria compressa Per l’affidabilità dei processi e per l’efficienza delle macchine, la prima cosa da verificare è l’alimentazione dell’aria compressa. Particelle di ac- qua e olio sono nemici naturali di un’aria compressa adeguatamente preparata. Creano problemi ai com- ponenti e comportano costi ener- getici aggiuntivi. “La tendenza alla miniaturizzazione dei componenti - ha detto Bicelli -, richiede un’ottima qualità dell’aria, per evitare fermi macchina e il deterioramento rapido dei componenti. Oli, vapori, impu- rità atmosferiche e altre impurità possono danneggiare i componenti pneumatici: è fondamentale avere un’ottima filtrazione che può essere un insieme flessibile di filtri, essicca- tori o separatori d’acqua, a seconda della necessità”. “La componentistica pneumatica, sempre più precisa e compatta, realizzata con materiali innovativi, necessita di una qualità del fluido, in questo caso l’aria compressa, di qualità. Il controllo e la purez- Alcuni componenti per il trattamento aria, Aignep, Festo e SMC.

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