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progettare 435 GENNAIO / FEBBRAIO 2021 27 nacoma l’ultimo trimestre dell’anno ha confermato un andamento mi- gliorativo, con un ulteriore recupero dei volumi di vendita. A ipotizzare un consolidamento di questo trend è anche il Cema, l’associazione europea dei costruttori di macchine agricole, che inuna recente indagine di clima ha incluso l’Italia tra i Paesi europei con le maggiori possibilità di ripresa per il settore della meccanica agricola. Le ultime stime FederUnacoma indicano per la fine dell’anno scorso un calo per le trattrici intorno al 9%. Macchine da costruzione Nei primi nove mesi del 2020 so- no state immesse sul mercato italia- no 10.048 macchine per costruzioni, con una flessione del 7% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2019. Più in dettaglio, sono 9.631 le macchine movimento terra vendu- te (-8%) e 417 le macchine strada- li (+2%). Lo certificano i dati elaborati da Unacea (unione italiana macchine per costruzioni) e CER (centro Euro- pa ricerche). D’altra parte, guardando alle sole vendite registrate nel terzo trimestre del 2020, l’andamento del mercato mostra una certa reattività del settore.Tra luglio e settembre 2020, sono state infatti 4.133 le macchine vendute, con una crescita del 20% rispetto al terzo trimestre del 2019. “Il dato del terzo trimestre dell’anno recupera una parte delle vendite perse durante il lockdown di primavera - ha dichiarato Mirco Risi, presidente di Unacea -. La visibilità sul futuro, tutta- via, rimane ancoramolto scarsa e solo nuovi investimenti in infrastrutture e nel contrasto del dissesto idrogeologi- co permetteranno uno stabile rilancio del comparto e la risoluzione di molti deficit sistemici a lungo trascurati”. La normalizzazione dovrebbe arrivare nel 2021. Una filiera che vale a livello na- zionale oltre 3,5 miliardi di euro e che nel 2019 ha visto una crescita a doppia cifra sull’anno precedente (+16,9%), con un totale di oltre 19.500 unità vendute. “Il settore dellemacchine per costruzioni sta attraversando un mo- mento inedito - ha continuato Mirco Risi -. Abbiamo dato prova di grande resilienza e dinamismo. Adesso, se grazie al Recovery Plan arrivasse un segnale di valorizzazione delle tec- nologie d’avanguardia, capaci di far fare un salto d’efficienza, sicurezza e compatibilità ambientale, sarebbe un investimento nel futuro di tutto il Paese”. Automotive Il mercato automotive soffre in Eu- ropa: da gennaio a novembre 2020 sono state vendute 4 milioni di auto in meno dell’anno precedente. La pandemia ha picchiato forte anche sul mercato europeo dell’auto, con il mese di novembre che ha registrato in media un calo del 13,5%, che tra- scina il dato da inizio anno a quota 10,7 milioni di immatricolazioni, il 26,1% in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Hanno sof- ferto i principali mercati per l’auto, con il risultato peggiore registrato dalla Spagna che ha accusato una contrazione del 35,3%, seguita dal Regno Unito che da inizio 2020 ha perso il 30,7% dei volumi. Poi è la volta dell’Italia che ha registrato un calo congiunturale del 29%, con una stima di chiusura dell’anno scorso (da parte di Centro Studi Promotor) a -28%. Quarta per entità del calo è stata la Francia che ha accusato alla fine del novembre scorso una con- trazione del 26,9% mentre ha retto un po’ meglio il mercato tedesco che da inizio anno scorso ha fatto segnare una contrazione delle immatricola- zioni pari al 21,6%. Impatto attutito grazie al piano di incentivi varato dal Governo. Nel mese di novembre scorso sono andate male Francia e Spagna mentre Italia e Germania hanno contenuto i cali. In valore asso- luto sono mancati all’appello quasi 4 milioni di autovetture nell’intera area, compresa Efta e Regno Unito. Tra le Case produttrici, è calata del 14% Volkswagen e tra i brand della Casa tedesca ha fatto eccezione soltanto Audi che è cresciuta dell’1,1%. Male anche le francesi, PSA con -12% e Gruppo Renault con -14,2%. Ha fatto meglio del mercato Fiat Chrysler, che ha contenuto le perdite a quota -4% grazie soprattutto alla performance del marchio Jeep che è cresciuto di oltre 15 punti percentuali. Meglio del mercato anche BMW, che ha perso nel mese di novembre scorso l’8% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2019. Male Daimler, che ha contratto i volumi nel mese di novembre scorso di oltre il 15%, con Hyundai che ha segnato -20,1%.Tra le asiaticheToyota ha registrato nel me- se di novembre 2020 una contrazione al di sotto dei due punti percentuali mentre da inizio anno ha registrato un calo dei volumi del 15,6% mentre le altre Case oscillano tra il 20 e il 30%. “Il mercato europeo dell’auto si conferma fortemente penalizzato dalle ripercussioni dell’epidemia da Coronavirus e le prospettive per il 2021 - sottolinea Gian Primo Qua- gliano, a capo del Centro Studi Pro- motor - sono condizionate anche e soprattutto dalle misure di sostegno all’auto varate dai Governi”. @lu r ossi _7 1

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