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progettare 434 NOVEMBRE / DICEMBRE 2020 41 la cooperazione con istituzioni stranie- re. Dalla creazione della prima Joint Venture University nel 2004, con la nascita della Nottingham University a Ningbo, oggi il sistema educativo cinese conta 9 Joint venture univer- sities, 57 Joint education institutes e 1.086 Joint education programmes. I 57 Joint education institutes ope- rano all’interno di università cinesi esistenti, coinvolgendo 98 università straniere, mentre i Joint education programmes sono erogati da 497 u- niversità straniere internazionali in partnership con 401 università cinesi. Tra tutti i programmi di laurea offerti c’è una preminente concentrazione di materie in area Stem, ovvero scienze, tecnologia, ingegneria emedicina, co- sì come nei business studies, area di formazione che diventa schiacciante nei corsi post laurea. Manager visionari del futuro Grande è infatti il successo delle Busi- ness School in Cina, con l’obiettivo di- chiarato di creare la prossima genera- zione di business leader per la Cina e per il mondo. Un successo avvalorato dai numeri: la rete di 10.000 diplomati della Cheung Kong Graduate School of Business, uno degli istituti che dominano la formazionemanageriale in Cina, è costituita da imprenditori i cui patrimoni compongono insieme il 14% del PIL cinese. Sicuramente interessante è quindi quanto afferma Bo Ji, docente e chief representative dell’istituto, su quali siano i tre aspetti che distinguono i nuovi manager da quelli della generazione precedente. Il primo è un forte orientamento alla ricerca e all’anticipazione di nuove tendenze: i nuovi manager cinesi so- no più visionari, poiché sentono che la rapidità con cui il mondo cambia impone attenzione all’evoluzione dei trend. Secondo tratto distintivo è la forte determinazione nell’accelerare la crescita dell’azienda in termini di dimensioni, che su territori vasti come quello cinese è conseguibile solo con la condivisione della leadership e la conoscenza diffusa delle dinamiche che regolano i mercati finanziari, con forte predisposizione alla gestione di capitali e investimenti, dato che la par- tita alla crescita dimensionale si gioca sul terreno di fusioni, acquisizioni, investimenti e operazioni finanziarie, attraendo inoltre investitori nel pro- prio programma. Terzo aspetto che caratterizza i nuovi leader è quindi l’importanza data alle persone: per- sone intelligenti e capaci sono viste come il capitale di un’impresa e la chiave del successo. Nella cultura aziendale cinese contemporanea, il capitale umano è al primo posto del- le priorità, davanti a clienti, su cui i manager cinesi sono pure fortemente concentrati, e agli azionisti, posti al terzo posto. Infine, valore aggiuntivo è lo spirito di imprenditorialità, per cui le nuove idee brillanti sono molto apprezzate e incoraggiate all’interno delle aziende cinesi, caratterizzando i manager del terzo millennio. @marcocyn

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