PR_433
80 progettare 433 OTTOBRE 2020 MECCATRONICA dell’impalcato. Il monitoraggio e- sterno dell’impalcato viene effet- tuato proprio tramite questo braccio in fibra di carbonio che è in grado di scorrere per tutta lunghezza del ponte ritraendosi in prossimità dei piloni. Sullo stesso sono installate fotocamere ad alta risoluzione e sensori di misurazione delle condi- zioni delle superfici: dal deteriora- mento delle vernici, agli elementi di corrosione e allo stato delle sal- dature. Le telecamere trasmettono in tempo reale le immagini di tutta l’infrastruttura. Grazie ai modelli computazionali, si effettueranno le verifiche sui dati raccolti segnalando rilievi e anomalie. Robot-Wash pesa circa 2.000 kg e ha 56 ruote per distribuire il carico sul bordo ponte; è alto oltre 3,5 m, lungo quasi 8 m ed è diviso in due parti: uno per la pulizia ed uno per la ricarica. Robot-Wash effettua la rimozione della polvere e altri detri- ti dall’impianto fotovoltaico e dalle barriere antivento in vetro che de- Due rendering del nuovo Ponte di Genova con installato il sistema robotico, ideato e realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia e il Gruppo Camozzi. limitano le corsie mantenendo così l’efficienza e la funzionalità dell’in- frastuttura. Una peculiarità del robot è il suo uso sostenibile della risorsa idrica. L’acqua utilizzata per i lavaggi delle strutture proviene dalle piogge e da altra acqua di condensazione raccolta sull’infrastruttura stessa. Il robot-Wash è dotato di sensori che monitorano sia la trasparenza dei vetri delle barriere antivento sia la quantità di acqua presente sulle su- perfici. Questi due parametri permet- tono al robot di determinare quando intervenire per pulire queste superfi- ci. In caso di carenza d’acqua data da periodi secchi e con scarsi livelli di umidità, il robot-Wash è dotato di un dispostivo soffiante per l’eliminazio- ne del particolato che contribuisce al mantenimento dell’efficienza dell’in- frastruttura in attesa della giusta quantità d’acqua meteorica per un lavaggio più completo. I due robot percorrono tramite bina- ri e ruote motrici il bordo del ponte per tutta la lunghezza del viadotto di circa 1.100 m, con regolarità e in funzione delle condizioni atmo- sferiche.
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