PR_433
progettare 433 OTTOBRE 2020 79 e costruite tramite stampi in 3D utilizzando la tecnologia della più grande stampante 3D al mondo realizzata dal Gruppo Camozzi, la macchina Masterprint. I robot scorreranno sulle rotaie esterne del Ponte dove permet- teranno di verificare lo stato di integrità dell’infrastruttura invian- do le immagini e i dati acquisiti a un centro di controllo, realizzando così un database digitale che gra- zie ad efficaci algoritmi di analisi e predizione darà modo al gestore di intervenire con eventuali azioni di manutenzione in via preventiva. I robot, ideati grazie al know-how nel campo della robotica industriale di IIT, sono stati realizzati grazie alla decennale esperienza del Gruppo Camozzi nelle tecnologie produttive e nella realizzazione di macchina- ri sofisticati impiegati nel settore aeronautico e aerospaziale. Solo grazie alla sinergia delle diverse realtà si è riusciti a realizzare un sistema robotico che è caratteriz- zato da un peso ridotto, un’elevata rigidità strutturale per sostenere la sensoristica, una bassa resistenza al vento e una buona qualità este- tica. I robot sono comandati dalla control room tramite rete wi-fi. So- no alimentati da batterie e sui lati del Ponte sono predisposte stazioni di ricarica distanziate ogni 200 m. Inoltre, i robot, in caso di condizio- ni ambientali avverse, grazie agli anemometri e accelerometri di cui sono dotati, possono fermare le operazioni e raggiungere in sicu- rezza le proprie stazioni di ricarica. Il sistema combina i punti di for- za dell’automazione dei moderni meccanismi meccatronici, ambito in cui Camozzi vanta una notevole esperienza (abbinata in particola- re all’automazione industriale) con l’autonomia dei sistemi cognitivi. In sostanza, un sistema di ispezione che utilizza la ‘meccatronica cogni- tiva’ completamente autonoma, che grazie ai quattro robot opererà in aggiunta alle attività di controllo e manutenzione già previste dalla legge. Inoltre, grazie alla sua versa- tilità hardware e software il sistema potrà essere implementato in futuro con nuove tecnologie in modo tale da essere sempre all’avanguardia. Due tipologie di robot Il sistema di controllo consta di due robot-Inspection e due robot-Wash che si muovono sulle parti esterne ed inferiori del Ponte. Robot-Inspection pesa oltre 2.200 kg ed è dotato di ben 82 ruote per la mo- vimentazione dei due assi ed è largo oltre 7 m. È dotato di un braccio retrattile per l’ispezione, costituito da una parte fissa ed una mobile entrambe in fibra di carbonio, che arriva circa a 17 m di lunghezza totale in modo che possa raggiun- gere dal bordo del ponte il centro stallazione ai lati del Ponte dei quat- tro robot: due che si occuperanno della ispezione della superficie in- feriore dell’impalcato e dell’elabo- razione dei dati per la determina- zione di eventuali anomalie (robot- Inspection) e due che puliranno le barriere antivento ed i pannelli solari (robot-Wash). Questo sistema robotico di ispezione è il primo al mondo automatico e fornisce un modello replicabile a livello globale volto ad aumentare la sicurezza non solo di questo tipo di infrastrutture, ma anche di qualsiasi opera civile che possa richiedere un monitorag- gio automatico. I quattro robot sono formati da strutture in fibra di carbonio, at- tuatori e da componenti elettronici. In particolare le travi in pezzi uni- ci che permetteranno l’ispezione dell’impalcato sono state realizzate trasferendo tecnologie tipiche dei settori aerospaziale e aeronautico Come nasce la collaborazione Il progetto nasce da una proposta architettonica dello studio ‘Renzo Piano Building Workshop’ che l’Istituto Italiano di Tecnologia, nel 2018, ha recepito ed ampliato, progettando un sistema robotico unico nel suo genere sviluppato successivamente a livello industriale da Camozzi. IIT ha donato il progetto alla città di Genova e creato un team di aziende all’avanguardia per la sua realizzazione tra le quali il Gruppo Camozzi. La collaborazione fra il Gruppo Camozzi e l’Istituto Italiano di Tecnologia è nata a giugno del 2017 con la costituzione di un Joint-Lab inizialmente focalizzato su nuovi materiali e robotica avanzata. La collaborazione si è già estesa in più direzioni. La realizzazione dei robot è uno dei frutti dei progressi di questa collaborazione.
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