PR_433

56 progettare 433 OTTOBRE 2020 taria lasciata nel sistema o in un componente durante l’assemblag- gio iniziale o un’intervento di manu- tenzione. Come esempi possiamo considerare piccoli pezzi di saldatu- ra e fibre di stracci di pulizia. – Generato: contaminanti generati in- ternamente durante il funzionamen- to del sistema o causati da usura, corrosione, agitazione, ossidazione o degradazione del fluido. – Ingerito: contaminazione introdotta esternamente che entra in un siste- ma da varie aperture come sfiati, tergicristalli consumati, coperchi di accesso sigillati in modo errato ecc. Questo documento discute la con- taminazione built-in, in particolare i contaminanti da particolato, e come ripulire il sistema dopo l’assemblag- gio finale. Tipicamente, i contami- nanti da particolato includono piccoli pezzi di saldatura, polvere, fibre, tru- cioli di vernice e altre particelle inde- siderabili e potenzialmente abrasive. Molte di queste particelle sono al di sotto della soglia visiva umana di 40 µm. Sebbene non possano essere visti, possono essere dannosi per un sistema. Lo scopo principale della pulizia roll- off è minimizzare i danni ai vari com- ponenti del sistema all’inizio della loro vita. Per sottolineare l’importan- za di stabilire gli standard di pulizia roll-off, l’Organizzazione Internazio- nale per la Standardizzazione (ISO - International Organisation for Stan- dardisation) sta sviluppando nuovi standard che delineano la pulizia di componenti e sistemi. Una bozza di normativa, la ISO/WD 16431, descrive ‘la pulizia roll-off di un impianto idrau- lico assemblato dopo il rilascio dalla zona di produzione’. Questo titolo può cambiare con la finalizzazione del do- cumento, ma è ovvio che l’obiettivo è fornire al cliente le attrezzature più pulite possibili. Metodi di pulizia Esistono molti modi per pulire un sistema e spetta alla parte manufat- turiera di un’azienda decidere quali metodi utilizzare. L’obiettivo finale è quello di raggiungere il livello di pulizia desiderato al costo più ragio- nevole ed in un intervallo di tempo minimo. Ci sono alcuni metodi per raggiungere questo obiettivo. Il primo consiste nel lasciar funziona- re il sistema durante il suo normale ciclo operativo e consentire ai filtri di sistema di pulire il fluido. Il sistema funzionerà a bassa pressione duran- te il processo di pulizia/lavaggio. Il vantaggio principale di questo me- todo è la semplicità. Tuttavia, uno svantaggio è che i filtri del sistema potrebbero non avere una capacità di trattenimento dello sporco sufficiente per durare tutto il processo di pulizia. Potrebbero infatti essere necessarie diverse modifiche agli elementi fil- tranti per pulire un sistema sporco. Questo metodo può anche danneg- giare i componenti del sistema se il livello della contaminazione iniziale è troppo alto. Un secondo metodo prevede di uti- lizzare un’unità mobile di filtrazione, a volte indicato come filter buggy (filtro difettoso) o kidney loop (circolo renale, seguendo l’idea della dialisi FILTRAZIONE Massimiliano Sanna è il Marketing Manager di MP Filtri. Sotto: l’headquarter dell’azienda a Pessano con Bornago (MI).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=