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34 progettare 433 OTTOBRE 2020 INCHIESTA 4.0 e godere dell’incentivo al credito d’imposta al 10%”. Transizione green Per quanto riguarda la transizione e- cologica (green) il credito d’imposta è previsto per le attività di innovazione tecnologica secondo i principi dell’e- conomia circolare. Stiamo parlando di ecodesign, realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso, ossia si è previsto che il prodotto a fine vita abbia un suo riutilizzo, oppuremodelli di sinergia tra sistemi industriali come, per esempio, il riutilizzo da parte di altre imprese dello stesso sistema di sottoprodotti quali scarti di una lavorazione, ricircolo dell’acqua; soluzioni per l’ottenimento di materie prime seconde da prodotti post-uso, introduzione di tecnologie di disassemblaggio che permettono di fare questa operazione con un co- sto che sia adeguato, soluzione per monitorare il ciclo di vita dei prodotti e l’utilizzo di modelli di business as a service, al fine di utilizzare in modo più intensivo prodotti che non sono di proprietà dell’azienda ma che ne usufruisce all’occorrenza. Per questi specifici interventi, il decreto attuati- vo introduce la redazione dettagliata, necessaria, di una relazione tecnica al fine di beneficiare del credito d’im- posta del 10% anziché del 6%. “La re- lazione tecnica di accompagnamento deve fornire specifiche informazioni sugli obiettivi di innovazione, con la descrizionedello statodi fatto iniziale e della situazione futura, nonché i criteri qualitativi e quantitativi rilevanti per la valutazione del concreto persegui- mento degli obiettivi definiti. Questa relazione tecnica di accompagnamen- to dovrebbe essere firmata dal legale rappresentante - spiega Paolo Gia- noglio -. Questa relazione tratta un tema cruciale per poter dimostrare che effettivamente sono stati perseguiti gli obiettivi ecologici e in che modo misurare che, effettivamente, siano stati concretamente perseguiti”. Le spese ammissibili È previsto un limitemassimo di spesa ammissibile che, per la ricerca e svi- luppo, tocca il tetto dei 3milioni di eu- ro, mentre per l’innovazione tocca 1,5 milioni di euro. “Come ha anticipato Maggioni - entra nel dettaglio Paolo Gianoglio - si sta parlando di spese per il personale a cui è stata data la giusta enfasi proprio per incentivare quella parte di skill che, a oggi, non è mai stata oggetto di incentivo. Con l’i- perammortamento, per esempio, si è puntato tutto sugli investimenti in be- ni materiali. Oggi parliamo di costi dei ricercatori, dei tecnici, degli impiegati nell’operazione di ricerca, sviluppo o innovazione. Si vuole andare a pre- miare il tempo che l’impresa impiega per innovare i processi, i prodotti e sul cambio di paradigma”.Tenendo sem- pre come base queste spese, tutte le altre spese sono ammissibili entro un limite massimo percentuale calcolato sulle spese di personale. “Dunque le quote di ammortamento o i canoni di locazione per beni materiali e soft- ware utilizzati per ricerca, sviluppo e innovazione sono ammissibili nel limite del 30% delle spese di perso- nale; quelle di consulenza lo sono nel limite del 20% e si risale al 30% per le spese per materiali, forniture e altri prodotti impiegati nei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Nes- sun limite relativamente alle spese per contratti di ricerca extra-muros o contratti aventi per oggetto il diretto svolgimento da parte del commis- sionario delle attività di innovazione tecnologica. In questo caso - conclude Paolo Gianoglio - l’imprenditore può decidere, per ragioni di opportunità, di dimensionamento, di competenze necessarie o, in generale, per qua- lunque ragione, di non effettuare con proprio personale l’attività di ricer- ca, sviluppo e innovazione e appalti all’esterno, con un contratto a un’a- zienda terza, l’attività di innovazione tecnologica”. @stefano_belviol
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