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22 progettare 433 OTTOBRE 2020 manifatturiera, per quanto riguarda la Bonfiglioli l’ambito di riferimen- to è l’eolico. Ritengo che l’iniziativa, supportata a livello di territorio, sia una bella sfida, che vede lavorare in sinergia non solo numerose realtà aziendali, ma anche le istituzioni (Re- gione e Provincia) e il mondo della ricerca, rappresentato per esempio daUniBo e INFN. Sono tanti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di realizzare soluzioni scala- bili, tali da poter essere implementate anche in realtà più piccole. Un altro aspetto interessante è che l’ambito applicativo è variegato: non si limita infatti al manifatturiero, ma si estende anche ai servizi e al settore ricettivo, ben rappresentato - per esempio - dal ‘Futbol Club Barcelona’. I vantaggi di un ‘avatar digitale’ su cui effettuare le sperimentazioni e che sia in grado di dialogare ed evolvere sulla base degli input del modello reale, infatti, non sono circoscritti a settori specifi- ci, ma hanno al contrario un enorme potenziale per ogni settore”. Al di là di questo specifico progetto, come e in chemisura le tecnologie abi- litanti (Intelligenza Artificiale, sensori, Big Data etc) hanno influito in azienda sull’organizzazione della produzione e sui suoi prodotti/soluzioni? “Il nostro approccio all’intelligenza artificiale risale ormai a 5-6 anni fa. Abbiamo fin dall’inizio cercato ed in- dividuato gli ambiti applicativi e nel tempo abbiamo proseguito in questa direzione inserendo in azienda la fi- gura del data analyst, che si occupi di track record, lavorando ai dati, intre- pretandoli e contestualizzandoli. Oggi cominciamo a ragionare su temi nuo- vi, resi più urgenti dal Covid. Mi riferi- sco per esempio alla remotizzazione e alla virtualizzazione per cui ci stiamo adoperandoa trovare soluzioni, imple- mentabili in vari ambiti, che spaziano dal commissioning alla presentazione dei prodotti. Si tratta di settori ancora pioneristici, ma ritengo che siano essi il prossimo futuro”. Alla luce di questi mutamenti costanti e in alcuni casi vorticosi, qual è l’im- portanza della formazione e quanto conta per la Bonfiglioli un programma di costante aggiornamento dei propri dipendenti? Il processo innovativo innescato dalla IV rivoluzione industriale non è accet- tabile senza una parallela e adeguata attività formativa, che consentaai lavo- ratori di integrarsi nel nuovo contesto professionale. Con questo spirito, nel 2018 abbiamo attivato il Bonfiglioli Di- gital Re-training, che ha coinvolto i 400 impiegati ed operai dello stabilimento di Bologna per un totale di 150/200 ore di formazione ciascuno. Il programma didattico è stato declinato sia tenendo conto delle competenze necessarie nell’immediato, sia in previsione degli skills che sarebbero potuti servire nel medio futuro. Duplice l’intento forma- tivo: da una parte ‘spiegare’ i nuovi strumenti con cui ciascuno avrebbe dovuto operare, dall’altra illustrare le logiche di trasformazione sottese al nostro tempo. Un approccio anche interpretativo, dunque, che fornisse delle vere e proprie chiavi d’accesso alla crescita professionale. Si è poi deciso che il corso, ricono- sciuto dalla Regione Emilia Romagna, sarebbe stato esteso a tutto il Gruppo in modalità e-learning. E questo in tempi pre - Covid: non si tratta quindi una soluzione emergenziale, ma di un SCENARI Lo stabilimento EVO di Bologna.

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