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68 p rogett a re 432 SETTEMBRE 2020 do completamente virtuale, senza necessità di componenti hardware. Ecco perché si può idealmente af- fermare che l’hardware stia diven- tando software, perché la soluzione di virtualizzazione sta subendo la migrazione verso il software in the loop. La conseguenza immediata di tutto questo è che i processi di inge- gnerizzazione e di messa in servizio possono essere eseguiti in modo molto più efficiente e, in altre parole, in modo più rapido ed economico. Questo è l’elemento chiave per po- ter ottenere macchine sempre più personalizzate e che rispettino le esigenze del time-to-market che il mercato richiede. Il concetto di ‘showroom virtuale’ è sempre stato un tema centrale nell’ambito delle macchine utensili. Anche in questo caso il concetto di gemello digitale è in grado di for- nire una soluzione ideale a questa esigenza. Eventuali soluzioni indivi- duali possono essere discusse con potenziali nuovi clienti prima ancora di eseguire qualsiasi nuova attività di progettazione proprio grazie alle soluzioni che il gemello digitale met- te a disposizione. In altre parole, il processo di vendita delle macchine può essere avviato in maniera molto più particolareggiato e sicuramente in anticipo rispetto all’approccio utilizza- to fino ad ora. Avendo a disposizione un intero showroom virtuale delle proprie soluzioni il commerciale è in grado di poter essere molto più con- vincente in quanto il suo cliente potrà rendersi conto fin da subito delle potenzialità della macchina proposta. Cosa dire Altro argomento di discussione mol- to importante è anche quello legato al test di accettazione delle macchine che, se comunque dovrà prevedere per diverse ragioni ancora una sua validazione reale da parte dell’opera- tore dell’officina, potrà essere svolta in modo preliminare già sul modello virtuale. Tutto ciò risulta estrema- mente vantaggioso, soprattutto nel caso di macchine di notevoli dimen- sioni che richiedono necessariamen- te un loro assemblaggio direttamen- te presso la sede dell’utente finale. In ultimo, il concetto di ‘software in the loop’ è anche uno strumento molto utile in caso di risoluzione problemi. I malfunzionamenti lamentati dall’u- tilizzatore possono essere diagnosti- cati in modo molto più efficace da parte del service che potrà simulare in tutto e per tutto la macchina reale presente in officina.Tale opportunità esprime tutta la sua potenzialità nel caso di interventi presso clienti esteri che, in caso contrario, richiedereb- bero alti costi di intervento anche e soprattutto nel periodo di garanzia della macchina. Ecco quindi come i processi di produzione e quelli di utilizzo della macchina, oggi così tanto separati, possono essere av- vicinati e trovare punti di unione tra di loro grazie al gemello digitale del Sinumerik ONE. G. Delmondo, M. Felletti Siemens Italia. AUTOMAZIONE Create MyVirtual Machine/Simit-Connector.

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