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p rogett a re 432 SETTEMBRE 2020 37 completa decarbonizzazione cui l’Ue punta per il 2050. Il comparto - che include processi industriali, manifat- turiero e costruzioni - contribuisce infatti a circa il 20% delle emissioni totali di CO 2 in Europa, alle spalle del settore energetico (27%) e e di quello dei trasporti (24%). E, insieme a quest’ultimo, presenta le maggio- ri criticità in termini di decarboniz- zazione, dove sul fronte energia la penetrazione delle rinnovabili rende l’abbattimento delle emissioni un o- biettivo più facilmente realizzabile. Tecnologie e ambiente In tema di riforme, il dibattito si riac- cende su due temi che in apparenza si respingono ma, in realtà, si attraggo- no: la sostenibilità ambientale e l’uso delle tecnologie e dell’innovazione. Serve che l’Italia si doti di politiche continuative, specie ora in termini di sviluppo e tutela dell’ambiente e in vista dell’Agenda 2030 (i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile entro il 2030). “Oggi si parla di Green new deal come utilizzo di tecnologie e innovazione per risolvere i problemi ambientali - spiega Andrea Bianchi, direttore delle Politiche Industriali di Confindustria -. Un incrocio tra valorizzazione delle potenzialità del- le tecnologie digitali, in termini di sviluppo dell’energia circolare, l’ef- ficienza energetica, lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione del consumo delle materie prime che vanno qualificate nel nuovo piano In- dustria 4.0”. Come ha poi sottolineato Bianchi, Confindustria si propone di premiare l’acquisto di macchine 4.0 (iperammortamento) che porti a un miglioramento anche sull’ambiente. Si chiede sempre che la barra sia ben salda rispetto ai temi dello sviluppo, si arricchisca un piano di incentiva- zione e abbia una connotazione e un rispetto delle condizioni ambientali: “Qualora l’impresa usi tecnologia digitale, non solo per miglioramenti produttivi ma che vada a toccare anche performance sui parametri di sostenibilità, auspichiamo che questa azienda venga premiata”, conferma Bianchi. Il supporto all’economia circolare Insomma, un rafforzamento del Piano Industria 4.0 che supporti l’economia, cosiddetta, circolare. Già perché se l’approvvigionarsi di materie prime, specie energetiche, ha fatto vedere i suoi punti deboli, si pensi alla leva del prezzo o l’imposizione fiscale a vantaggio di un tipo di azienda piutto- sto che un’altra, il punto è: come può intervenire, su questi temi, il rinnovato Piano Industria 4.0?Questo, ce lo ricor- da Fise Assoambiente. Il presupposto è il raggiungimento degli obiettivi europei per l’economia circolare (65% di riciclaggio al 2035 di rifiuti urbani, aumento del riciclo degli imballaggi, limitazione all’uso della discarica) che il nostro Paese necessita di investi- menti in impianti per circa 10 miliardi di euro, senza considerare quelli in ricerca, innovazione, software e gli investimenti immateriali. “Incentivare questi investimenti - sottolinea Chicco Testa, presidente di Fise Assoambiente - rappresenta un interesse generale finalizzato a un miglior uso delle risorse e delle fonti energetiche rinnovabili e de- terminerà un aumento del prodotto interno lordo e, come evidenziato più volte dalla Commissione Europea, dell’occupazione, oltre che il raggiun- gimento di obiettivi ambientali ed energetici. In attesa che si definiscano le modalità di utilizzo dei Fondi Strut- turali 2022-2027, che avranno come destinazione economia circolare ed economia digitale, l’applicazione al settore dello schema di incentivi per sostenere Industria 4.0 potrebbe pro- durre risultati rapidi e positivi”. Per in- centivare gli investimenti in impianti per l’economia circolare potrebbero essere messi in campo gli strumenti utilizzati nel programma a sostegno di Industria 4.0. Iperammortamen- to: aliquota per investimenti in beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione green dell’econo- mia circolare; superammortamento: proroga con aliquota al 140%/250% per i beni strumentali nuovi e poten- ziamento inserendo beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione green dell’economia circolare. Credito d’imposta per la ricerca sul settore dell’economia cir-

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