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86 progettare 431 GIUGNO / LUGLIO 2020 preciso e intuitivo. Attrezzature e oggetti dedicati alla subacquea necessitano, non solo di una valida progettazione, ma anche di una simulazione fluidodinamica prima della messa in produzione. “Per i calcoli strutturali, preferiamo ser- virci di aziende esterne, esperte e certificate che garantiscano uno standard qualitativo delle simula- zioni, sempre elevato e all’avan- guardia – sottolinea Rellini –. Per le simulazioni sui test di resa di materiali o prodotti finiti, utiliz- ziamo banchi di prova e di stress interni alla nostra, struttura, per verificare immediatamente e senza frapposizioni la bontà di ciò che sottoponiamo a fatica”. A prescindere L’innovazione tecnologica riveste oggi come ieri, un’importanza stra- tegica fondamentale. Nella subac- quea le sempre crescenti scoperte mediche e scientifiche, sull’uso per esempio dei gas in immersione, devono necessariamente essere seguite dalla produzione di stru- menti che pos- sano sfruttare appieno queste scoperte, e che siano in grado di produrre be- nefici per l’uti- lizzatore stesso. La subacquea intesa come immer- sione con l’ARA necessita di un aggiornamento continuo, che per- dura dal dopo guerra ad oggi di pari passo con la scienza. Ma non è tutto, i prodotti sportivi devono affrontare un’altra sfida, quella del gusto dei consumatori. Un oggetto per lo sport non deve essere solo funzionale, ma anche bello. Ecco allora cosa ne pensa Rellini sul design, lo stile per un prodotto. “Il Made in Italy anche nel nostro settore come in altri comparti, ha sempre un fortissimo richiamo an- che a livello internazionale. Nella subacquea in special modo, come nell’alta moda, tutte le maggiori case produttrici sono state fondate in Italia, e in Liguria in particolare, e lì mantengono ancora come nel caso di Seac il proprio headquar- ter, commerciale, tecnico e produt- tivo. Non è presunzione dire che l’Italia ha contribuito in maniera fondamentale e più di ogni altro Paese al mondo, alla nascita prima e all’evoluzione tecnologica poi, di uno sport unico e meraviglioso”. Dallo stile alla produttività il passo, anzi la pinnata, è breve. Come Se- ac Sub ha introdotto il paradigma di industria 4.0 nei propri repar- ti produttivi? “Con l’acquisizione, pochi mesi fa, di nuovi macchinari di stampaggio, stiamo implemen- tando e riaggiornando tutti i nostri sistemi di produzione, andando chiaramente al seguito dell’indu- stria 4.0 – afferma Rellini –. Per tutti i motivi sopracitati e per fornire ai nostri rivenditori e distributori, un prodotto e un servizio all’avanguar- dia con i tempi e con le necessità del momento. Per questo motivo puntiamo molto sulla formazione del personale interno e dei nostri partner commerciali, che teniamo costante- mente aggior- nati”. Un momento complesso Per concludere, con quali stru- menti un’impresa manifatturiera può ricominciare terminata l’attuale emergenza sani- taria? “Noi crediamo che o- gnuno debba fare la propria parte, con competenza, professionalità e mantenendo quanto promesso – chiosa Rellini –. Ad oggi Seac, come centinaia di altre imprese, è sola ad affrontare la negativa con- giuntura economica che si è creata, conseguenza dell’emergenza sani- taria. Gli aiuti alle imprese e alle famiglie, il cuneo fiscale da cui si parla da anni, una drastica ridu- zione dell’IVA, sono solo alcune delle misure che possono essere messe in campo da uno Stato che vuole salvare la propria economia e rilanciare il Made in Italy e i consumi delle famiglie. Seac farà la sua parte ci auguriamo che con responsabilità ognuno faccia la propria”. @gapeloso MATERIALI I prodotti per la subacquea devono essere composti da ma- teriali durevoli nel tempo e funzionali. Alcuni prodotti realizzati da Seac Sub. Attrezza- ture e oggetti dedicati alla subacquea necessi- tano anche di una simu- lazione fluidodinamica.

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