PR_431
progettare 431 GIUGNO / LUGLIO 2020 75 di visione, tra cui Halcon, LabView e EyeVision, ShapeDrive supporta libe- ramente i software di terze parti, così come la piattaforma software univer- sale uniVision fornita direttamente da wenglor sensoric. ShapeDrive è dispo- nibile insedici versioni caratterizzateda differenti risoluzioni, distanze di lavoro, volumi di misura e densità di punti. Lo strumento offre la possibilità di acquisire immagini con risoluzioni da 5 a 12 megapixel e dispone di ottiche che assicurano un’ampia copertura del campo di lavoro, da 30 x 25 x 10 a 1.300 x 860 x 800 mm. Cosa dire Capaci di operare in modalità 2 o 3D, i sistemi ShapeDrive possono essere facilmente integrati in applicazioni esi- stenti grazie alle interfacce GigE e USB 3 e dispongono di serie di algoritmi ot- timizzati per superfici nere e riflettenti. Il campo di applicazione dei sistemi ShapeDrive si estende oltre l’ambito automotive, fino a raggiungere la me- trologia più spinta e le operazioni di analisi dimensionale di oggetti scono- sciuti, per acquisirne le caratteristiche dimensionali. Ma, naturalmente, que- sta applicazione in ambito automotive dimostra come gli strumenti Shape- Drive siano particolarmente adatti per le applicazioni robotizzate, dove sia necessario rilevare geometrie molto complesse per analizzare e gestire qua- lità e/o ispezioni in linea. SPECIALE INDUSTRIA AUTOMOTIVE di un robot che non è fissato a terra, bensì a un portale. Ciò rappresenta un indubbio vantaggio, in quanto permet- te a ShapeDrive di essere movimen- tato in modo completamente libero da vincoli sia all’interno sia all’esterno dell’oggetto, al fine di registrare le immagini nel modo più consono al- lo scopo. A differenza dei sistemi di visione più tradizionali, ShapeDrive sfrutta un innovativo metodo di misu- razione che si basa sull’impiego della luce strutturata. Questi strumenti, che sono disponibili in numerose versioni e trovano ampio utilizzo anche in altre applicazioni industriali, impiegano u- na smart camera che rileva gli effetti delle interferenze generate dalla luce incidente sulla superficie di un ogget- to. Nella tecnica di rilevamento a luce strutturata di ShapeDrive, un pattern di luce viene proiettato sull’oggetto da misurare che viene rilevato dalla telecamera integrata nello strumento. L’elettronica di elaborazione delle im- magini, basata supotentimicroproces- sori di ultima generazione, provvede a trasformarle in una nuvola di punti 3D, restituendo un modello digitale. Una delle caratteristiche peculiari dei sistemi 3D ShapeDrive è l’elevata ri- soluzione, che si spinge fino a tre µm, consentendo di rilevare anche la più piccola particolarità geometrica. Dalla nuvoladi coordinatecosì acquisite, fino a duemilioni di punti tridimensionali al secondo, viene ricostruito un accurato modello, che può essere confrontato con i dati di campioni di riferimento, e su cui è possibile effettuare operazioni di valutazione dimensionale, come per esempio il calcolo di sezioni, superfici o volumi. Con ShapeDrive, la gamma dinamica ultraelevata, in termini di coloreedi adattamentoallecaratteristi- chedi assorbenzadell’oggetto, fornisce risultati affidabili anche su superfici metalliche o lucide. Connettività Nell’ambito delle soluzioni evolute per il rilevamento di profili 2 e 3D, i siste- mi ShapeDrive sono una famiglia di strumenti di visione caratterizzati da estese capacità di interfacciamento e comunicazione, che li rendono parti- colarmente adatti all’integrazione nelle piattaformepiùevolutedi tipo Industria 4.0. I sistemi ShapeDrive dispongono del modulo GigE Vision, che consente di gestirne l’integrazione inmodo sem- plice inqualsiasi sistema. Inoltre, grazie al supporto delle più diffuse librerie Il sistema ShapeDrive montato su braccio robotico. Un mercato estremamente competitivo come quello dell’auto, con prodotti complessi realizzati in grande serie, richiede strumenti di verifica precisi e particolarmente efficienti.
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