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progettare 431 GIUGNO / LUGLIO 2020 49 all’Efta e al Regno Unito presentano un segno negativo a eccezione di Cipro (+5%). Nel dettaglio, tutti e cinque i major market, includen- do anche UK, che rappresentano il 70% del totale immatricolato e registrano, insieme, una contrazio- ne complessiva del 56% nel mese, risultano in calo a marzo”. È l’Italia a conseguire il risultato peggiore (-85,4%), avendo per prima dovuto fronteggiare l’epidemia in Europa, adottando il primo lockdown, se- guita dalla Francia (-72,2%), dalla Spagna (-69,3%) e dal Regno Unito (- 44%). La Germania presenta, infine, la contrazione meno severa (-37,7%). Nel primo trimestre, nei major mar- ket, il mercato cala più della media europea, chiudendo a -29,2%. Sem- pre in riferimento ai major market, mentre è proseguita, anche a marzo, la flessione delle immatricolazioni di auto nuove diesel, in ribasso del 64% con una quota di mercato del 25,4% (31,7% a marzo 2019), e sono risultate sfavorite anche le auto a benzina, la quota di mercato delle vetture ad alimentazione alternativa è alta in tutti e cinque i Paesi: 28% in Italia, 22% nel Regno Unito, 20% in Spagna, 19,5% in Francia e 18% in Germania. SPECIALE INDUSTRIA AUTOMOTIVE unità. “I dati ufficiali di Aprile - commenta Michele Crisci, presi- dente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere –, confermano purtroppo quanto da noi anticipato sin dall’inizio della crisi. Le necessarie e severe misure di contenimento del contagio ne hanno rallentato la diffusione, ma il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le sue 1.400 aziende che sostentano 160.000 fa- miglie. La riapertura avviene - con- tinua Crisci - con restrizioni molto severe alla circolazione ancora in vigore, e con una domanda da parte di famiglie e imprese fortemente indebolita. Attanagliate da crisi di liquidità dopo due mesi di ricavi azzerati, molte delle concessionarie potrebbero non sopravvivere no- nostante la riapertura. Rinnoviamo quindi l’appello al sistema bancario perché le ingenti risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità vengano prontamente erogate alle imprese del comparto auto”. L’associazione di categoria chiede un decreto ‘verticale’, con misure specifiche per il settore automotive. Si tratta di un settore assolutamente strategico per il Paese, con il suo effetto moltiplicatore sull’economia e il suo contributo al gettito erariale pari a circa 80 miliardi di euro annui. D’altro canto, con la ripresa delle at- tività nella Fase 2, ancora più centra- le sarà il ruolo dell’automobile nella mobilità, non solo quella all’interno dei grandi centri, ma anche quella dei pendolari, interurbana e auto- stradale. In una recente intervista a Il Mattino, Laura Castelli, vice mi- nistro dell’Economia, sostiene: “La crisi, deve anche aprire le aziende a nuovi mercati, a nuovi modelli di sviluppo, favorire le trasformazioni. L’automotive rappresenta, insieme all’indotto, una quota rilevante del PIL, ed è giusto supportare chi da occupazione in Italia”. Il mercato europeo “Amarzo il mercato europeo dell’au- to è paralizzato, visto che in tutti i maggiori Paesi, almeno dalla metà del mese, sono state applicate se- vere misure di contenimento della diffusione del contagio da coronavi- rus, con la conseguente chiusura di molte attività produttive e delle con- cessionarie - afferma Paolo Scudieri, presidente di Anfia -. È quindi signi- ficativo constatare che nel primo tri- mestre, tutti i Paesi dell’UE allargata Foto Fanuc e Autodesk.

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