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progettare 431 GIUGNO / LUGLIO 2020 25 ast o dell’America Latina, che possono trasformarsi in vere e proprie polverie- re. Questo comporta che le aziende in fase di ripartenza debbano effettuare una valutazione a 360°, che compren- da, appunto, tanto i rischi di security (terrorismo, criminalità, rivolte sociali) quanto una valutazione sanitaria, più strettamente connessa al coronavirus, che tenga conto delle misure prese in loco a contrasto dell’epidemia”. “Ciò che deve guidare le aziende nell’implementazione delle correte procedure di Travel Management - specifica Bottoli - è il concetto che ‘il dipendente deve partire tranquil- lo’, consapevole che l’azienda si sta della pandemia - interviene Giaco- mo Bottoli, Key account manager di Sicuritalia - sono stati per le aziende (sia quelle più strutturate nell’am- bito della Travel Security, sia quelle meno organizzate) un vero shock. Che ha contribuito a dare una nuova visibilità, una diversa prospettiva ai viaggi all’estero. E questa situazione di preoccupazione, nata sull’onda dell’emergenza, non si è certo dis- sipata”. “Così dai timori iniziali, legati a pro- blemi contingenti, si è passati a una maggiore presa di coscienza relativa alla fase di riavvio. ‘Come ricominciare a viaggiare? Dove andare dove? Con quali tempi?’: questi, oggi, gli interro- gativi più pressanti”. “Non dimentichiamoci, infatti - prose- gue Bottoli - che esistono problemati- che burocratiche diverse, in continua evoluzione e con peculiarità regionali e geografiche (pensiamo per esempio ai Land in Germania o ai vari stati in USA). Per questo occorre avere un quadro sempre aggiornato della situazione vigente nel Paese di desti- nazione”. Fase 2 e 3: ripartire Si riparte, è vero: ma si devono fare i conti con i diversi scenari mondiali. “Uno degli aspetti da non sottova- lutare - spiega Pastorello - è quello del disagio sociale, enormemente au- mentato per effetto dell’emergenza sanitaria. E non si tratta di una criticità sporadica e momentanea, purtroppo. Perdurerà conmodulazioni diverse nei vari Paesi e con conseguenze (dall’entità non ancoraprevedibile) sul tessuto sociale. Penso per esempio alle aree del Far E- Mauro Pastorello è Senior Security Manager di Sicuritalia : “La valutazione del rischio dovrà contemplare il livello di igiene adottato nelle strutture ricettive, sui mezzi di trasporto ma anche dal partner locale presso il quale il proprio dipendente dovrà recarsi, sincerandosi della predisposizione di DPI e igienizzanti”. Giacomo Bottoli è Key Account Manager di Sicuritalia : “Sarà I PRO TA GO NISTI La travel security: tre fasi Sono tre, essenzialmente i passaggi fondamentali: - ! " " # $ % &

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