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46 progettare 430 MAGGIO 2020 Il comparto italiano dellemacchine e degli utensili per la lavorazione del legno ha realizzato nel 2019 un valore pari a 2.266milioni di euro in calo del 9,9%rispetto al 2018. La bilancia commercialemantiene un valoremolto elevato pari a quasi 1.400milioni di euro ROBERTO VETTA ECONOMIA 2019 ,mercato in flessione Iniziamo dal dato fornito da Aci- mall (Associazione costruttori italiani macchine e accessori per la lavora- zione del legno), l’associazione con- findustriale di settore: la produzione. Il comparto italiano delle macchine e degli utensili per la lavorazione del legno ha realizzato nel 2019 un valore pari a 2.266 milioni di euro in calo del 9,9% rispetto al 2018. La flessione è stata contenuta, in parte ciò si deve a una prima parte di an- no ancora accettabile e in seconda battuta al fatto che i problemi del comparto sono partiti in primis dai competitor tedeschi che, oltretut- to, hanno registrato cali ben più considerevoli. Analizzando la serie storica del grafico decennale appare evidente che i livelli produttivi siano rimasti soddisfacenti e paragonabili a quelli del 2008, senza contare l’ef- fetto inflattivo. Import ed export UE L’export ha chiuso l’anno con un calo di otto punti percentuali evidenziando una sostanziale tenutanei suoimercati maturi. L’Italia, inoltre, a differenza della Germania, gode di una spiccata capillarità dei flussi di export. Que- sto significa che l’eventuale crollo di un mercato specifico viene mitigato dall’andamento di altri contesti che tengono alti i livelli di consumo. Per quanto riguarda il mercato interno, invece, la flessione è stata pari al 13,5% e ha seguito un quinquennio di variazioni positive. Nell’entità di que- sto valore ha sicuramente influito la forte politica di incentivi fiscali che ha permesso a molte aziende italiane di ammodernare gli impianti nel triennio 2016-2018. Passando all’import, il calo è stato ancora maggiore e pari al 17%. Inquesto caso la forte convergenza dei dati di consumo interno (mercato do- mestico più import) conferma la crisi della domanda che già prima del virus si stava affermando nel nostro Paese. La bilancia commerciale mantiene
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