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progettare 430 MAGGIO 2020 39 Come le aziende potranno invertire questa curva di decrescita? “La soluzione più immediata per in- vertire la tendenza sarebbe quella di poter permettere alle aziende di rico- minciare a produrre, ma ovviamente ciò non sarebbe sufficiente, dato che questa pandemia avrà ripercussioni sul lungo periodo, con probabili cali degli ordini anche nei prossimi mesi. Diventa pertanto necessario e fonda- mentale che le istituzioni in primis, sia a livello nazionale sia europeo, supportino le imprese con una se- rie di misure economico/fiscali che permettano di non perdere neanche un pezzo di un tessuto industriale e produttivo di prim’ordine come quello italiano. Alcune delle misure attuate vanno nella giusta direzione, ma occorre sicuramente aumentare gli sforzi per garantire alle aziende il giusto ‘ossigeno’ che permetta loro di poter proseguire nell’attività, con conseguentemantenimento dei posti di lavoro delle persone”. Federtec ha disponibili dati degli associati sull’andamen- to o previsione del primo semestre 2020? “Almomento fareprevisioni èestremamentedifficile,ma è altresì facile ipotizzare che la prima metà di quest’anno registrerà cali significativi sia nel fatturato sia negli ordinati- vi. Il Centro Studi di Confindu- stria ha recentemente stimato che la produzione industriale nel primo trimestre 2020 è attesa diminui- re del 5,4%, il calo maggiore da undici anni. L’impatto del Covid-19 e delle misure di contenimento del contagio è stato devastante inmarzo, quando l’attivitàè scesa del 16,6% su febbraio, portando l’indicedi produzione indietro sui livelli di quarantadue anni fa. Le prospettive sono in forte peggioramento. Per il secondo trimestre, anche in conse- guenza della chiusura di circa il 60% delle imprese manifatturiere, la caduta dell’attività potrebbe raggiungere il -15%. La diminuzione del valore ag- giuntonell’industriacontribuirànegati- vamente alla dinamica del PIL italiano, previsto arretrare del 3,5% nel primo trimestre e del 6,5% nel secondo”. La federazione che lei rappresenta ha inviato delle richieste specifiche a Confindustria o alle Istituzioni? “Federtec, attraverso l’azione coordi- nata con Federmacchine, ha portato le proprie istanze a livello Confindustria- le, soprattutto per quanto riguarda la richiestadi riprendere l’attivitàprodut- tiva il più presto possibile.Tali istanze sono state poi portate all’attenzione del Governo, il cui compito è quello di mediare con le sollecitazioni avanzate dai sindacati, e ovviamente sentire anche il parere del comitato scientifico che supporta tutte le decisioni prese dal ConsigliodeiMinistri. Sono consa- pevole che in situazioni di emergenza non sianodecisioni facili da assumere, ma ritengo, come già detto, che la ripresa delle attività industriali sia un fattore indispensabile affinché il Paese ritorni a una sorta di normalità”. La manifattura non può operare in Smart Working. Quali iniziative po- trebbero essere prese per una par- ziale ripresa produttiva? “Sicuramente la priorità è la salu- te delle persone e dei lavoratori, perché nel contempo la salute èmotivo di ripresa economica. Occorre pertanto che le azien- de manifatturiere abbiano la Fausto Villa, presidente Federtec.

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