PR_430

progettare 430 MAGGIO 2020 25 che fin dalla sua nascita hanno ca- ratterizzato il progetto di MVM (Mila- no Ventilatore Meccanico). Giuliana Fiorillo, ricercatrice dell’Infn ce ne racconta genesi e sviluppo: “Nasce per iniziativa di un gruppo di fisici impegnati nella ricerca della Materia Oscura, una componente invisibile dell’Universo, con un esperimento ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso gie, come il monitoraggio della qualità del sonnoodella capacità respiratoria. Ci sono dispositivi wearable per mi- surare sintomi, cardiofrequenzimetri accuratissimi e app di vario tipo per dare informazioni ai pazienti e servizi di connessione con medico curante e strutture sanitarie”. Per non parlare del fronte diagnostico. “Qui - prose- gue Vatta - “grazie alla condivisione di dati clinici e diagnostici multidi- sciplinari, i cosiddetti EHR (Electronic Health Record), il paziente sarà visto nella sua totalità e non più a ‘silos’. Questo permetterà di avere un qua- dro clinico più accurato e completo e di individuare nuovi pattern ad oggi sconosciuti”. Infine, sulla possibilità che in futuro questa emergenza ge- neri un nuovo ecosistema aziendale Lorna Vatta è categorica: “Stanno già nascendo nuove logiche e nuovi si- stemi: dai possessori di stampanti 3D che le mettono in ‘rete’ per sfruttarne al meglio la capacità produttiva, alla scuola che si digitalizza, al modificarsi delle distanze, condizione che ha reso in pochi giorni realtà la telemedicina, il telelavoro, la teleassistenza”. “E – conclude - siamo convinti che dal nostro bando arriveranno tantissime proposte creative. Propongo quindi di rivederci tra qualche tempo per verificarlo…”. MVM, progetto corale Produzione in larga scala e tempi di realizzazione ridotti sono i requisiti Lorna Vatta è direttrice esecutiva di Artes 4.0 : “In ambito sanitario robotica e intelligenza artificiale la fanno da padroni. L’AI, per esempio, può intervenire drasticamente in tutte le fasi tipiche dell’ambito sanitario: prevenzione, early detection, diagnosi, terapia, chirurgia e follow up2. I PRO TA GO NISTI Giuliana Fiorillo è ricercatrice dell’ Infn : “La collaborazione MVM opera Marco Tardocchi , ricercatore del CNR : “Il coinvolgimento del CNR non si arresterà con la realizzazione dei primi esemplari di serie: ci si propone di partecipare all’ulteriore sviluppo del ventilatore polmonare, migliorandone il suo funzionamento anche grazie al feedback fondamentale che verrà dal personale medico”. Camozzi, Romagnoli, Metal Work Tante le storie industriali legate all’emergenza. Bonfiglioli, per esempio, è sceso in campo con un riduttore ad hoc per automatizzare un sistema di ventilazione manuale da abbinare ad Ambu, un pallone autoespandibile per la ventilazione polmonare manuale, da utilizzare nelle fasi di primo soccorso o sulle ambulanze. Esemplare di questo fermento anche l’attività di Camozzi Group che produce componenti e sistemi integrati per applicazioni che fanno uso di ossigeno, e che - oltre alla donazione di 8 respiratori agli Ospedali civili e alla Poliambulanza di Brescia - nel periodo clou dell’epidemia, su richiesta di Siare Engineering, ha realizzato 20.000 componenti e sistemi integrati necessari alla produzione di oltre 2.000 respiratori polmonari alla Protezione Civile. Collaborare alla produzione di macchine salva vita è stato un impegno incessante in questi mesi anche per Metal Work, impegnata su vari fronti: dalla realizzazione di componenti per il Milano Ventilatore Meccanico alla componentistica utilizzata dallo stabilimento Peugeot di Poissy che ha convertito la produzione da automobili a respiratori.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=