PR_429

progettare 429 APRILE 2020 77 Applicazioni come la manutenzione predittiva e lamodellizzazione basate sull’intelligenza artificiale sono di particolare interesse per i costruttori di macchine. Ma molte aziende non hanno le idee chiare su quali even- ti possano essere predetti: il loro principale interesse è monitorare le condizioni di lavoro di macchine e processi. È possibile realizzare un’ap- plicazione di Condition Monitoring che offra ampie informazioni sullo stato di salute di macchine e impianti senza aggiungere ulteriori sensori. Condition Monitoring e Predictive Maintenance sono spesso conside- rati sinonimi, ma sono in realtà due concetti molto diversi. La Predictive Maintenance rappresenta la predi- zione di eventi o della probabilità di eventi e consente di determinare, per esempio, quando la probabilità di un guasto di un riduttore nelle prossime 50 ore di funzionamento supera il 90%. Questo tipo di predizione può essere utilizzato per pianificare la sostituzione del componente prima che la macchina o la linea si fermino a causa della sua rottura. Il Condition Monitoring invece opera in una fase precedente, fornendo un’accurata descrizione dello stato di funziona- mento a partire dai dati disponibili. Questo richiede una comprensio- ne profonda della macchina e dei processi per generare informazioni significative a partire dai dati grezzi. Analisi basate sul machine learning e sull’Intelligenza Artificiale possono consentire di identificare anomalie con maggiore rapidità. Senza sensori addizionali Il valore aggiunto del Condition Mo- nitoring non dipende dall’aggiunta di ulteriori componenti: si accelera for- temente il ritorno sull’investimento per gli OEM. In particolare, non serve aggiungere sensori: l’approccio di Lenze consente di estrarre informa- zioni addizionali dalle sorgenti che Il primo inverter decentrato Lenze mette a disposizione dei clienti il primo inverter decentrato con bus IO-Link. Grazie all’uso di questo bus, viene semplificata l’integrazione di sensori e attuatori distribuiti sotto un unico livello di controllo, in modo da scambiare parametri e dati di processo o legati all’asset. Per fare questo, non ser- vono costosi cavi speciali e non è necessario configurare manualmente i nodi. Se la rete comprende già un nodo master IO-Link, il nuovo i550 protec può essere connesso con grande semplicità, indipendentemente da quale sia l’architettura di controllo al di sopra del master IO-Link. L’inverter riceve inoltre in automatico i parametri dal master du- rante l’installazione o in caso di sostituzione dell’apparato. Lenze è il primo costruttore di inverter ad adottare lo standard IO-Link v1.1, che è necessario per consentire questo scambio automatico di dati. È inoltre molto semplice connettere l’interfaccia IO-Link dell’i550 protec al nuovo standard ASi-5 per le comunicazioni decentrate. Infine, è possibile configurare l’i550 protec con tutti gli altri principali bus di campo. Anche al di fuori del cabinet, lo spazio disponibile a bordo macchina è spesso limitato. L’i550 protec di Lenze rappresenta un apparato estremamente compatto rispetto agli standard attuali di mercato. Per esempio, la versione da 0.75 kW dell’i550 protec ha un volume di 3.1 dm³, cioè meno della metà di quello degli apparati di pari potenza più diffusi sul mercato. Il design dell’i550 protec, con grado di protezione IP66 o Nema 4X Outdoor & Indoor, garantisce la perfetta efficienza operativa in condizioni di temperatura elevata, polvere o getti d’acqua - perfetto anche in applicazioni dove sono necessarie operazioni di pulizia intensa. In sintesi, l’ultimo arrivato della famiglia di inverter i500 apre nuove possibilità per le architetture di macchina decentrate - senza alcun compromesso rispetto alla facilità di utilizzo, la flessibilità, le prestazioni e la scalabilità che sono alla base del successo della gamma i500. L’i550 è particolarmente adatto a macchine di grandi dimensioni, impianti modulari o applicazioni di trasporto materiali, dove l’alloggiamento in cabinet di tutti gli azionamenti è costoso e poco pratico. Tipici esempi includono nastri trasportatori, ventilatori, pompe e unità di sollevamento. sono già disponibili. Lenze mette a disposizione algoritmi già testati per diverse applicazioni e aiuta gli inge- gneri a trasformare la loro conoscen- za del processo e delle macchine in un modello di Condition Monitoring in grado di migliorare disponibilità ed efficienza dell’impianto. Un esempio è quello di un robot a due assi. Lenze ha realizzato un modulo-macchina basato sulla ge- stione di un robot a due assi per

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=