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progettare 429 APRILE 2020 23 Ma dove si trovano i dati? Come sono fatti? Come si analizzano? È il software che li produce e vanno analizzati se- condo tecniche di analisi che li trattino come sono trattate le materie prime. I dati sono diventati sempre meno con- trollabili, per la loro raffinata qualità, ma anche difficili da analizzare perché si intersecano con il resto dell’impresa e con il mondo esterno. Per trarre profitto dagli stessi occorre, da un lato governarli con appositi strumenti, come le ontologie che permettono di rappresentare la semantica dei dati stessi o la ‘context-awareness’, che permette ai sistemi di valutare i dati in base alle condizioni del contesto corrente; dall’altro riuscire a integra- re i dati, eterogenei, eventualmente incompleti o contraddittori, in modo coerente e affidabile, per trarne co- noscenza. Le varie tecniche di analisi, statistiche o di machine learning, com- pletano il quadro chepermettedi trarre valore da questopatrimonio, del quale occorre però fare un uso responsabile e soprattutto cosciente della centralità dell’essere umano”. Efficienza ed efficacia “I quattro interventi che ho avuto mo- do di coordinare hanno dato ognuno la propria chiave di lettura a quello che viene chiamato Smart Manufac- turing, produzione intelligente. No- nostante differenti approcci, una cosa chehopercepito - spiegaMarcoGagni, Project manager, Artsana Group - è la convinzione che la rivoluzione In- dustria 4.0 è un cambio di modello organizzativo in cui le tecnologie altro non sono che uno degli strumenti a disposizione per la digitalizzazione sia dei processi sia dei prodotti. Cambia- mento che deve spingere lungo due direttrici: da un lato fare meglio quello che facciamo (efficienza), dall’altro fa- re in modo nuovo/diverso quello che abbiamo sempre fatto (efficacia). Inol- tre - spiega Gagni - sempre nei diversi interventi, compresi quelli iniziali in plenaria, emerge in modo importante la centralità dell’uomo all’interno di questo processo; ancora una volta la tecnologia non va vista come sosti- tuto dell’uomo, ma come strumento al suo servizio”. Nell’era della rivo- luzione industriale 4.0 con ‘l’avven- to del processo di servitization e di uberizzazione, si sta assistendo a un grande cambiamento: dall’acquisto di un prodotto all’acquisto di un servizio, quando serve e per il tempo necessa- rio. Questi processi sono generatori di dati. “Noi raccogliamo tutti questi dati che assumono un valore sempre più importante. Oggi l’industria connessa porta un modello di business molto differente da quello che era in passato. Mentre un tempo il competitor era visto come il nemico da tenere distan- te, oggi il time to market è talmente veloce e le tecnologie cambiano così rapidamente che, spesso e volentieri, assistiamo a una sorta di unione di forze. Si fa sinergia sulle idee e questo fa sì che il mondo evolva andando ver- so un modello di coopetition”, spiega Patrizia Cavallo, Business Developer e Key Account Manager Automation & Control presso Engineering Inge- gneria Informatica. “Forum Software Industriale significa collaborazione tra mondo IT e OT. Un avvicinamento evidente anche a SPS Italia, la fiera dell’automazione, che di anno in anno rafforza la propria ‘componente digi- tale’. Una componente che, partendo dall’industria, entra nelle nostre vite, in un crescente dialogo tra uomo e tecnologia”, chiude Francesca Selva, Vice President Marketing and Events Messe Frankfurt Italia. @Stefano_Belviol Alcuni momenti del Forum Software Industriale.

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