PR_428
EDITORIALE LUCA ROSSI C’è progetto e progetto In un recente convegno si è discusso di additive manufacturing. Si tratta di una tecnolo- gia conosciuta da tempo, ma che negli ultimi anni ha avuto un’accelerazione importante sia da parte dei costruttori di componenti, macchine e sistemi sia dai singoli progettisti. L’utilizzo e i costi di queste tecniche sono alla portata di tutte le imprese. La difficoltà sta nel reperire sul mercato tecnici, progettisti e personale qualificato, in grado di pro- gettare con forma mentis in apporto di materiale e non per sottrazione di materia. I due processi produttivi, come è evidente, non sono la stessa cosa. L’additive manufacturing abilita infatti una completa digitalizzazione del processo manifatturiero, in linea con le esigenze della smart factory. La formazione continua del personale è la chiave di volta per competere sui mercati internazionali. Pena l’esclusione dal mercato. Integrare le capacità di personalizzazione, tipiche del made in Italy, con sistemi produttivi intelligenti ed efficienti è ormai indispensabile per sfidare le economie con produzioni di massa. Accumulare un eventuale ritardo sarebbe grave. Del resto anche le istituzioni si stanno muovendo sul terreno della formazione di nuovi tecnici sempre più preparati alle sfide future. Recentemente il Politecnico di Milano ha annunciato uno spazio dedicato alla robotica avanzata. Lo storico edificio ‘Carlo Erba’ del Campus Leonardo di città studi sarà la culla della robotica del Politecnico di Milano. Il grande spazio riunisce le diverse anime e garantisce, attraverso la vicinanza fisica di laboratori all’avanguardia, le sinergie necessarie ad affrontare la materia in modo multidisciplinare. Una situazione rarissima nella realtà italiana, fortemente voluta dal dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria dell’Ateneo per affrontare le sfide che la robotica avanzata pone al mondo della ricerca. In 500 m 2 trovano spazio quattro laboratori già esistenti in passato, ma che avranno la possibilità di lavorare in stretta sinergia: il mOve Lab e altri tre, raggruppati sotto il nome di Leonardo Robotics Labs: gli storici Airlab, Merlin e Nearlab. @lurossi_71 progettare 428 MARZO 2020 7 FOTO MOI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=