PR_428
progettare 428 MARZO 2020 33 slegato gli investimenti in software da quelli in hardware (macchinari, ndr) - continua Calabrò -. Abbiamo cercato di compensare l’incremento e l’aliquota del credito di imposta con la durata dell’ammortamento dei software”. Infatti questa agevola- zione è fruibile in tre anni anche per quelle aziende che hanno acquistato i beni nella versione as a service (pago per quanto utilizzo) o in cloud com- puting, sostanzialmente acquistando uno spazio presso un data center non di proprietà dell’azienda. “Se vogliamo accompagnare le imprese verso la digitalizzazione dobbiamo permettere alle stesse di investire in beni immateriali” afferma Calabrò. Il credito d’imposta, rispetto al super e all’iper ammortamento, di fatto, non modifica di molto le percentuali age- volative per le imprese ma, quello che cambia, sono i tempi di recupero del beneficio che, nel caso del credito di imposta è ridotto quindi permette alle imprese di ottenere risparmi più velocemente. Platea ampliata del 40%. Infine, nuovo credito d’imposta sul- le spese in Ricerca e Sviluppo inno- vazione e design con l’estensione dell’incentivo agli investimenti in innovazione design. È prevista la sostituzione del metodo di calcolo incrementale con metodo volume- trico attraverso le seguenti intensi- tà: 12% per Ricerca e Sviluppo fino a 3 milioni di euro; 10% per progetti Green e trasformazione digitale 4.0 fino a un milione e mezzo di euro; 6% per innovazione fino a un milio- ne e mezzo di euro; 6% per design fino a un milione e mezzo di euro. Il periodo di compensazione è di tre anni. Inoltre copertura più ampia e lineare degli investimenti in ricerca e svi- luppo. Calabrò ribadisce e promette di lavorare a che ci sia una visione integrata di medio lungo termine, una visione che svincoli l’approva- zione di queste misure agevolative dalla legge di bilancio. Gian Paolo Manzella, sottosegretario al Ministe- ro dello Sviluppo Economico, inter- venuto telefonicamente, ha ribadito il punto sottolineato da Calabrò e in un certo senso ha risposto agli industriali. “La questione del piano triennale di Industria 4.0 è stata da sempre nell’agenda del Mise. Ma in quest’ultima legge di bilancio, in cui si doveva dare priorità al- la sterilizzazione dell’IVA, il piano
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