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progettare 428 MARZO 2020 31 innovazione ne hanno beneficiato, ma una grossa fetta del sistema produttivo italiano non è ancora stato intercettato”. Soddisfacente l’utilizzo di iper am- mortamento sugli investimenti an- che se c’è sempre una prevalenza delle medio grandi imprese rispetto alle piccole, sia che si parli di mac- chinari sia che si parli di softwa- re. Insomma secondo il dirigente ministeriale ci sono ampi margini di manovra per intercettare quella fetta di aziende che devono ancora investire per mantenere la rotta verso l’avanzamento tecnologico e la digitalizzazione. L’investimento medio agevolato per iper ammorta- mento delle imprese si è aggirato attorno ai 500 mila euro mentre so- no state 95 le imprese che hanno in- vestito più di 10 milioni di euro e 35 quelle che hanno investito più di 20 milioni di euro. Analogamente, nel 2017, sul credito d’imposta Ricerca e Sviluppo le microimprese sono quelle che ne hanno beneficiato in misura minore, solo poco più di 200 Firpo sono stati relatori all’incon- tro Ucimu, svoltosi presso la sede dell’associazione e intitolato ‘Le novità della Legge di Bilancio 2020: Focus Industria 4.0’. Centralità del Piano Il dirigente Calabrò esordisce sot- tolineando come il ministero creda molto nella centralità di questo piano che rappresenta una sorta di volano per rilanciare un sistema manifatturiero che, nell’ultimo an- no, ha perso qualche colpo. “Torno a parlare di rilancio e non solo di agevolazioni fiscali. Un approccio metodologico che affronti e superi i pregi del vecchio Piano Industria 4.0 e permetta un miglior dialogo tra imprese, sindacati, associazioni mettendo al centro i fruitori e gli in- terlocutori delle misure - sottolinea Calabrò -. Abbiamo fatto un tavolo di lavoro a luglio scorso per riflet- tere sul rilancio di Industria 4.0 to- gliendo di mezzo la cabina di regia e permesso un confronto con i singoli protagonisti attraverso un metodo di lavoro che mettesse al centro le sfide. In particolare la transizione tecnologica, la transizione green e digitale”. Calabrò ha evidenziato la necessità di rianimare investimenti in beni strumentali che, nel triennio 2016, 2017, 2018 hanno visto un bo- om ma, come dimostrano i recenti dati Ucimu, nel 2019 c’è stata una brusca frenata: ordini in rosso sulle macchine utensili per un -18%. “Per la prima volta avevamo un quadro dettagliato di come sono state uti- lizzate le misure a sostegno degli in- vestimenti ed è emerso, almeno su questo fronte, un panorama confor- tante”. Ma analizzando nel concreto: come sono stati raggiunti questi risultati? “Sono oltre un milione le imprese che hanno utilizzato le misure del piano Industria 4.0 ma di queste non supera il 3% quelle che hanno puntato sugli investimenti in tecnologie più avanzate. Questo dato - prosegue Calabrò - indica che, con ogni probabilità, le aziende che sono già attrezzate e pronte per avviare questi investimenti in Marco Calabrò è dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico : “Sono oltre un milione le imprese che hanno utilizzato le misure del piano Industria 4.0 ma di queste non supera il 3% quelle che hanno puntato sugli investimenti in tecnologie più avanzate”. I PRO TA GO NISTI Andrea Bianchi è direttore delle Politiche Industriali di Stefano Firpo è responsabile solution imprese di Intesa Sanpaolo : “Grazie al settore della meccanica strumentale, nonostante il debito pubblico italiano, l’Italia ha potuto stare a galla. Quindi non ci si dimentichi di continuare a fare politica industriale”.

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