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26 progettare 428 MARZO 2020 SCENARI solo in Italia e in zone limitate, gene- ralmente in una provincia, e dunque per sopravvivere era per loro necessa- rio inserire a catalogo anche prodotti di marchi differenti, non di nostra produzione, per esempio compres- sori, prodotti di idraulica, elettronica, automazione, tanto per citarne alcu- ni”. Si trattava, dunque, di 17 società commerciali, strettamente collegate a Metal Work, e operanti nel settore dell’automazione industriale. La carat- teristica principale era la loro capillari- tà ed erano presenti nelle città italiane a più alta concentrazione industriale, con l’obiettivo di diventare un punto di rifermento per i costruttori e utiliz- zatori finali in ambito automazione industriale. Si sono sempre caratte- rizzate per i magazzini estremamente forniti, situati nelle vicinanze cliente, e soprattutto per il personale esperto e qualificato per l’assistenza tecnica nella progettazione e realizzazione di impianti custom. Fuori dall’Italia, invece, le società di service si chiamano da sempre Me- tal Work e sono 25 sparse in tutto il mondo. Sono collegate alle società commerciali - fatta eccezione per Me- tal Work Brasile, Cina, Francia, India, Tailandia, USA eAustralia - che costru- iscono prodotti speciali per il mercato interno. Attualmente lavorano negli stabilimenti di Concesio circa 400 di- pendenti, mentre la struttura commer- ciale italiana ed estera è composta da altre 700 persone. “Siamo ormai un Gruppo ben consolidato e con Metal Work Servicemettiamo a disposizione tutte le nostre competenze tecniche per soluzioni personalizzate che vanno ad aumentare e migliorare la produt- tività dei nostri clienti – indica l’am- ministratore delegato -. Con questa unione, ci prenderemo anche carico di prodotti che non sono realizzati da noi, ma di interesse per il nostro mercato di appartenenza, dall’idraulica ai com- pressori, all’elettronica e automazione. Oggi vogliamo arrivare al costruttore finale, soddisfare le sue esigenze in ambito automazione in senso lato e diventare un interlocutore unico”. Importanza delle risorse umane Una decisione che mette al primo posto il valore delle risorse umane, così come la condivisione di idee ed esperienze. Il cambio di nome è stato accolto favorevolmente dai dipenden- ti, che anzi lo avevano proposto: “Ho avuto spinte entusiastiche da parte dei venditori - racconta l’amministratore delegato - anche perché P Service non sempre veniva identificata con il marchio Metal Work sul mercato. Ma vorrei sottolineare che questa opera- zione non è solo un cambio di nome, è molto più, è una filosofia di lavoro, perchéoggimettiamo l’uomoal centro del progetto”. Nel mercato riuscirà a sopravvivere solo chi farà meno errori secondoDanieleMarconi“e possiamo limitare gli sbagli solo in un modo: ricevendo le informazioni giuste dalle persone che lavorano per noi e che hanno un forte senso di appartenenza al Gruppo. Con questa svolta strate- gica sentiamo i nostri funzionari più vicini - aggiunge - e questo vale anche per le persone che operano da lonta- no, tutti i 1.200 dipendenti nel mondo. Di recente abbiamo organizzato un meeting, a cui hanno partecipato i rap- presentanti di tutte le filiali del mondo, ed è stato un modo per trasmettere la vicinanza della capogruppo a tutti, anche a chi opera oltre oceano. Le persone hanno avuto la percezione di non essere sole, ed è stato unmomen- to di condivisione di idee, opinioni o magari perplessità - continua -. Inoltre, proprio per incentivare il senso di appartenenza, l’obiettivo è che tutte le persone dovranno sapere come va il gruppo, quali sono i problemi e le sfide raggiunte, magari tramite un house organ”. Da marzo, le 17 società - fin’ora denominate P Service - dislocate lungo tutto il territorio italiano cambiano denominazione in Metal Work Service.

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