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progettare 428 MARZO 2020 25 tanto che il nome P Service rimane di proprietà di Metal Work. Scenari e strategie Anche la scelta del nome differente dalla Casa Madre ha delle motivazioni precise: “Queste società operavano Se la tendenza attuale di molte mul- tinazionali è quella di perseguire una politica di accentramento, MetalWork va in controtendenza e rilancia e raf- forza quella strategia che ha permesso la sua crescita negli anni, basata su capillarità, flessibilità ma soprattutto vicinanza al cliente. Nasce, infatti, l’i- dea MetalWork Service che, dal mese di marzo, entra a far parte del Gruppo. Così confluiranno sotto lo stesso tetto le 17 società - fin’ora denominate P Service - sparse nel territorio italiano e che per anni si sono occupate della distribuzione dei prodotti Metal Work e non solo. Le motivazioni alla base Per capire meglio l’importanza di questa svolta, torniamo indietro di cinquant’anni. Nel 1967 Erminio Bo- natti fondò MetalWork. La sua visione imprenditoriale lo portò a dare gran- de rilevanza non solo alla gamma di prodotti ma anche all’organizzazione commerciale. Due pilastri - qualità e distribuzione - sui quali tutt’ora poggia saldamente la strategia di sviluppo di Metal Work, e che oggi va a chiudere quel cerchio che iniziò a tratteggiare il fondatore. Nuovo nome, ma immu- tata offerta di servizi e consulenze, flessibilità e capillarità. Ci spiega quali sono le ragioni che hanno spinto a finalizzare questa operazione Daniele Marconi, amministratore delegato di Metal Work, che ci riporta agli inizi di questa bella storia imprenditoria- le. “Immediatamente dopo la nascita della società, Erminio Bonatti capì che la distribuzione commerciale aveva la stessa importanza della produzio- ne - afferma Daniele Marconi -. La sua brillante intuizione fu quella di non lasciare nelle mani di terze parti il rapporto diretto con il cliente e già negli anni 70, pur con una gamma produttiva limitata, intuì il valore di comunicare direttamente con gli u- tilizzatori, eliminando eventuali filtri che potessero interporsi tra l’azienda e il cliente”. MetalWork, dunque, entrò in società con dei distributori locali, in qualità di socio di minoranza, e in tal modo fu in grado di istituire un dialogo diretto coi clienti. Questo consentì di sviluppare prodotti mirati, realizzati secondo le effettive esigenze degli utilizzatori finali, e dal punto di vista commerciale percepire il reale andamento del mercato per poi stabi- lire le migliori condizioni economiche. Da lì in poi, la storia di Metal Work è un percorso di crescita costante, e la piccola realtàdellaprovinciabresciana si trasforma in un’azienda strutturata, con una gamma produttiva completa. E, inevitabilmente, cambiano le esi- genze: “Siamo verso la fine degli anni 80 quando si rese necessario un cam- biamento di rotta - continua Marconi -. Avere il controllo del canale della distribuzione avrebbe sicuramente consentito un miglior coordinamento delle operazioni”. È in quel periodo che nacquero le società P Service, e che arrivarono a essere 17 in tutta Italia, grazie a una serie di acquisi- zioni di quote di altri soci, oppure create direttamente dalla capogruppo, rigorosamente socia di maggioranza, Acquisizione sul mercato USA Metal Work ha formalizzato l’acquisizione di American Cylinder Inc. tramite la controllata Metal Work Pneumatic USA. L’azienda, situata nelle vicinanze di Chicago, produce una varietà di prodotti per soddisfare le esigenze del mercato della fluidodinamica, specializzandosi in cilindri pneumatici di piccolo diametro, con un fatturato di circa 5 milioni di dollari. Il catalogo comprende le serie Stainless Steel, Aluminum 76, Corrosion Resistant, cilindri a campo magnetico, cilindri low profile, cilindri multi-stage power, cilindri linear slide, cilindri Nfpa Interchange Tie-rod, cilindri Mini-pak space saving e flow controls. “Si tratta di una sinergia molto rilevante, che ci permetterà un completamento di gamma e di crescere più velocemente sul mercato americano - commenta Daniele Marconi -. American Cylinder è una piccola realtà ben inserita nei differenti mercati statunitensi, tra cui il medicale, con una rete di distribuzione ben strutturata. L’azienda è conosciuta e stimata e dunque continuerà a operare con il proprio marchio, ma usufruirà del know-how e delle competenze dei nostri funzionari che le permetteranno di migliorare sul fronte organizzativo. Per quanti riguarda Metal Work, questa acquisizione ci ha aperto molti canali distributivi, ma soprattutto ci permetterà di ampliare ulteriormente la gamma di prodotti”. E adesso l’azienda guarda a una possibile espansione in Germania. Daniele Marconi è l’amministratore delegato del Gruppo Metal Work.
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