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46 progettare 427 GENNAIO / FEBBRAIO 2020 tecnici essenziali per lo sviluppo futuro del materiale. Fibre, anima e infusione Per le fibre di rinforzo del materiale composito si è scelto il lino, che nel panorama dei materiali naturali è l’opzione che garantisce miglio- ri proprietà meccaniche. L’anima utilizzata consiste in una schiuma di PET, fornita da Diab. Il PET è caratterizzato da densità minore di quella della balsa, ma proprietà meccaniche sufficienti a garantire u- na buona performance del sandwich sotto carichi flessionali. Il team ha sfruttato la termoformabilità di que- sto materiale per modellare le lastre piano lungo le forme dello scafo. La fase di realizzazione non è stata priva di difficoltà. La resina riciclabile Eliumrichiede degli accorgimenti che rendono difficoltosi alcuni passaggi. Innanzitutto, è necessario pensare un sistema di canaline di diffusione che permetta un’infusione il più rapida possibile. Il tempo di processabilità della resina è molto ristretto e si aggira intorno all’ora a temperatura ambiente. Per risolvere il problema si sono utilizzati più ingressi per la resina, in maniera da poter coprire più spazio in meno tempo. Un’altra caratteristica della resina utilizzata è la necessità di avere un sacco in grado di mantenere la condizione di vuoto spinto stabile per tutta la durata del processo. Infine va posta una particolare attenzione al materia- le con cui è realizzato lo stampo dal momento che la reazione esotermica sviluppa un notevole calore. Sono stati realizzati a mano degli stampi in legno con seste di pioppo su cui sono stati fissati dei pannelli flessibili sottili. Rispetto a uno stampo in poliuretano ricavato da un pieno, quello di legno garantisce una mag- giore dispersione del calore generato dalla resina. Athena è stata completa- ta nel mese di agosto 2019. ConMarco Pitteri al timone e Veronica Lazzaret- to a prua, la barca ha conquistato un ottimo quarto posto all’edizione di settembre della 1001VelaCup, riu- scendo a stare al passo di scafi molto più collaudati come quelli di Svezia (Linnea),Torino (Fenix) e Padova (Ate, costruita nel 2016 dallo stesso team). Il riciclo Tornati dalle regate, gli studenti han- no cominciato a studiare i possibili processi di riciclo per il sandwich di Athena. I risultati preliminari di- mostrano che con una semplice im- mersione in acetone si ottiene la dissoluzione della resina e il distac- camento delle pelli dall’anima. Resta da analizzare la possibilità di riutiliz- zare ognuna di queste componenti e misurare la perdita in proprietà dei materiali riciclati rispetto a quelli vergini. La realizzazione di Athena è stata un successo e dimostra la possibilità di unire nel processo di design la minimizzazione dell’im- patto ambientale e alte prestazioni in regata. Ora il team Métis vuole continuare per questa strada. G. Pagnon, studente di ingegneria dei materiali all’Università di Padova e team leader Métis Vela. Marco Pitteri e Veronica Lazzaretto su Athena. MATERIALI
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